Borgata
Presidio mobile del Comune di Siracusa nei quartieri: prima tappa a Santa Lucia
Avviata la rotazione del camper dei Servizi Demografici, in sinergia con Mobilità e Trasporti. Un segnale di attenzione verso le fasce deboli, secondo l’amministrazione; una “zattera nella tempesta”, secondo alcuni residenti
Un segno tangibile della presenza delle istituzioni nei quartieri, quel camper dove sbrigare pratiche burocratiche, dal rilascio di carte d’identità allo SPID gratuito, dall’autenticazione di firma al cambio di residenza. Il presidio – uno sportello polivalente digitale di prossimità del settore Servizi Demografici, in sinergia con l’assessorato Mobilità e Trasporti - è comparso ieri in piazza Santa Lucia, e fin da subito ha ricevuto la visita di cittadini interessati, accolti dai dirigenti, dall’assessore al ramo e dal delegato di quartiere.
Un’isola di attenzione – secondo diversi residenti che hanno adocchiato il camper ma hanno rimandato la visita – che però, inevitabilmente, rischia di apparire una mosca bianca su uno sfondo cupo e problematico. «Non per lamentarsi sempre – ammette Mario, 65 anni – un po’ alla siracusana, ma una cosa del genere è un contentino in una zona che per il resto la presenza delle istituzioni la nota poco». Per Marzia, studentessa, «ben venga il camper per i documenti, ma ad essere realistici qui ci vorrebbe piuttosto un camper delle forze dell’ordine. La delinquenza, inutile far finta di non vederla, qui è di casa. Oggi faccio la carta d’identità e domani me la portano via con uno scippo nelle zone buie?». Il camper/sportello apre comunque uno spiraglio in una zona che nel giro di poco ha visto chiudere la biblioteca e la circoscrizione di quartiere, che patisce problematiche ataviche d’isolamento infrastrutturale ed economico, capofila di una rotazione che porterà il presidio anche in altri quartieri e nelle zone più periferiche della città, ma non basta, come sottolinea Paolo, commerciante.
«Io ho una teoria – sostiene apocalittico – Si è cercato in tutti i modi di far “morire” il quartiere prima di riqualificarlo. Una sorta di repulisti generale, un imbuto che ha visto scomparire negozi e residenti. Il camper è utile, ma è un po’ come una zattera nel mezzo della tempesta».
Il servizio nasce dall’intenzione di supportare le fasce più deboli, come gli anziani con difficoltà di spostamento e raggiungere gli utenti anche in quei territori lontani dalle tradizionali sedi decentrate e lontane dal centro cittadino come ha sottolineato il sindaco Francesco Italia.
d’isolamento infrastrutturale ed economico, capofila di una rotazione che porterà il presidio anche in altri quartieri e nelle zone più periferiche della città, ma non basta, come sottolinea Paolo, commerciante.
«Io ho una teoria – sostiene apocalittico – Si è cercato in tutti i modi di far “morire” il quartiere prima di riqualificarlo. Una sorta di repulisti generale, un imbuto che ha visto scomparire negozi e residenti. Il camper è utile, ma è un po’ come una zattera nel mezzo della tempesta».
Il servizio nasce dall’intenzione di supportare le fasce più deboli, come gli anziani con difficoltà di spostamento e raggiungere gli utenti anche in quei territori lontani dalle tradizionali sedi decentrate e lontane dal centro cittadino come ha sottolineato il sindaco Francesco Italia.