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il messaggio

Gli auguri dell’arcivescovo di Siracusa: «Accogliere l’altro per costruire il bene di tutti»

Mons. Francesco Lomanto richiama al silenzio interiore, alla responsabilità condivisa e a una testimonianza concreta del Vangelo nella vita sociale

Redazione Siracusa

24 Dicembre 2025, 14:40

Gli auguri dell’arcivescovo di Siracusa: «Accogliere l’altro per costruire il bene di tutti»

Un Natale segnato da pace, gioia, serenità e salute, ma anche da responsabilità condivisa, partecipazione e carità vissuta come cammino comune. È questo l’orizzonte indicato dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, nel suo messaggio augurale: «Il Natale del Signore porti a tutti la pace, la gioia, la serenità, la salute; alimenti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione, della corresponsabilità; ravvivi la dolcezza della carità e la bellezza del camminare insieme sulla strada della vita verso la meta comune».

Nel suo intervento, il presule ha invitato a «mettersi nella condizione dell’altro», richiamando a uno stile di vita fondato sull’ascolto e sull’impegno concreto. Uno sguardo critico è stato rivolto anche alla società contemporanea, dove «forse si parla troppo e si opera poco». Da qui l’esortazione a riscoprire il valore del silenzio come spazio per il pensiero, la meditazione e il discernimento, affinché ogni parola pronunciata sia frutto di consapevolezza.

Mons. Lomanto ha quindi messo in guardia dalla logica dello scontro e della competizione: «Oggi combattiamo l’altro, vogliamo avere il sopravvento». Una dinamica che contrasta con il Vangelo e con il mistero dell’incarnazione, fondati sull’accoglienza del limite, sul dialogo nella verità e sul dono reciproco. Una scelta che, ha sottolineato, non impoverisce ma arricchisce, anche nella vita sociale, perché chi aiuta l’altro «non ci perde nulla, ma guadagna tutto».

Al centro del Natale resta l’evento dell’incarnazione: «Il Figlio di Dio che si fa uomo» indica la via dell’incontro, della misericordia e del sostegno reciproco. Da questo incontro nasce il gaudio autentico, frutto della salvezza sperimentata, della grazia ricevuta e della luce di Cristo che illumina ogni relazione. Concludendo, l’arcivescovo ha rivolto un augurio di «copiosi doni di grazia» a tutti, alle famiglie e ai cari, rinnovando il suo «Buon Natale» alla comunità.