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SOLIDARIETÀ

Sirene blu tra le luci di Natale: la carovana della polizia entra al Policlinico di Catania e accende i sorrisi in Oncoematologia pediatrica

Dalla Questura al reparto, una scia di caschi e pacchi dono: così la vigilia diventa un ponte tra città e ospedale

Alfredo Zermo

25 Dicembre 2025, 11:41

Sirene blu tra le luci di Natale: la carovana della Polizia entra al Policlinico di Catania e accende i sorrisi in Oncoematologia pediatrica

La prima a entrare è una moto con la livrea bianco-azzurra. Sulla sella, un casco lucido e un sacco rosso che sporge dal bauletto. Nel cortile del Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania, per un attimo il rumore dei motori copre i consueti suoni d’ospedale. Poi si apre il varco, i bambini guardano dalle finestre, gli adulti si spostano, e la carovana natalizia – scortata dalle due ruote della Polizia di Stato e composta dai motociclisti del Moto Club Polizia di Stato – Delegazione di Catania – porta fino alla Oncoematologia Pediatrica pacchi colorati, pupazzi, costruzioni, libri. È la vigilia di Natale, il 24 dicembre: un passaggio breve, ma capace di trasformare un reparto in un luogo di festa e di far sentire la città più vicina a chi, in questi giorni, vive la malattia. L’iniziativa è organizzata dalla Questura di Catania, con la partecipazione del Questore e l’accoglienza del direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Antonio Lazzara.

Una tradizione che si rafforza: la scorta in moto e i “Babbi Natale” in sella

La carovana è nata come gesto semplice, quasi artigianale, e col tempo si è fatta più strutturata: i motociclisti del Moto Club Polizia di Stato – caschi, giubbotti tecnici, un filo di rosso per richiamare la festa – partono dalla Questura e raggiungono i reparti pediatrici per una consegna simbolica. Il “format” è ormai familiare alla città: negli ultimi anni la Delegazione catanese ha firmato più volte iniziative analoghe, sempre a ridosso del 24 dicembre, muovendo da via traforata di lampeggianti e approdando davanti alle corsie dei piccoli. È un modo per coniugare sicurezza, prossimità e volontariato che si inserisce nella missione del Club, associazione ricreativa e culturale della Polizia nata nel 1984, rinverdita nel 2009 e oggi presente con circa 30 delegazioni e 2.000 iscritti su tutto il territorio nazionale.

In questa edizione catanese, i motociclisti hanno fatto squadra con il personale di corsia: infermieri, educatori, medici. E la scorta della Polizia di Stato – luci accese e andatura disciplinata – ha avuto il suo valore scenico ma anche pratico: in città il traffico della vigilia è denso, e arrivare in orario al reparto significa rispettare l’organizzazione dell’ospedale e i tempi dei piccoli pazienti.

Presenze istituzionali: quando la divisa incontra il camice

La consegna non è solo un passaggio di doni, ma un incontro tra istituzioni. A rappresentare l’Amministrazione della pubblica sicurezza c’è il Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, che in questi giorni ha tracciato il bilancio dell’anno sottolineando il legame tra controllo del territorio e ascolto della comunità, due parole-chiave che spiegano anche gesti come quello in reparto. Ad accoglierlo il direttore sanitario, Antonio Lazzara, figura di raccordo tra direzione aziendale e unità operative, presente alle iniziative che valorizzano la dimensione umana della cura.

Il dialogo tra chi garantisce ordine pubblico e chi presidia la salute è più concreto di quanto sembri: nascosto dietro i regali, c’è un messaggio di alleanza civica. Le forze di polizia in corsia non per un’urgenza, ma per un dono, ribaltano l’immagine emergenziale e restituiscono la polizia come presidio sociale. È un segno che ha radici e continuità sul territorio: nella città etnea, tra ospedale Garibaldi e Policlinico, non sono rari i gesti solidali di corpi dello Stato – poliziotti, carabinieri, motociclisti e associazioni – diretti alle aree pediatriche e alle famiglie.