Cantieri culturali alla Zisa
Kafka in scena, Tommaso Ragno e la scimmia che imparò a parlare
In "Una relazione per un’accademia" nello Spazio Franco, metamorfosi, identità e il prezzo dell’integrazione nello spettacolo che chiude l’anteprima di "Scena Nostra"
Tommaso Ragno in scena
Scena Nostra chiude la sua anteprima allo Spazio Franco, ai Cantieri Culturali alla Zisa – Officine Ducrot, il 27 dicembre alle 19.30 con un evento speciale affidato a uno dei protagonisti più autorevoli del panorama teatrale e cinematografico italiano: Tommaso Ragno.
L’attore approda per la prima volta a Palermo con Una relazione per un’accademia, tratto dal celebre racconto di Franz Kafka, di cui è regista e interprete. Un appuntamento che suggella la programmazione di anteprima e apre simbolicamente la strada alla nuova stagione di Scena Nostra, al via il 10 gennaio.
Interprete raffinato e versatile, Ragno è riconosciuto come uno dei maestri della scena contemporanea, capace di attraversare con rigore e profondità teatro e cinema. Il suo talento è stato recentemente consacrato da numerosi premi, tra cui il Cinematografo Awards 2024 per la migliore interpretazione maschile, il Premio Alberto Sordi al Bif&st 2023 e il Giffoni Award.
In questo progetto affronta uno dei testi più affascinanti e ambigui di Kafka, scritto nel 1917, che già nella sua forma letteraria contiene una potente struttura teatrale.
Protagonista è Pietro il Rosso, una scimmia catturata in Africa, ferita da due colpi di fucile e deportata in Europa. Durante la prigionia, chiusa in una cassa su una nave, Pietro intuisce che l’imitazione dell’uomo può offrirgli una via d’uscita: non la libertà assoluta, ma una possibilità di sopravvivenza. Dopo anni di addestramento, si presenta davanti a un’accademia di antropologi come una creatura ibrida, lucida e ironica, che racconta il proprio percorso con una malinconia attraversata da rabbia e sottile accusa.
Ragno restituisce tutta la complessità di questa voce, guidando il pubblico in un viaggio singolare e perturbante. Una relazione per un’accademia si offre a molteplici letture: favola sull’evoluzione, riflessione sul confine arbitrario tra umano e animale, metafora del compromesso tra libertà e adattamento. Come in altre opere kafkiane, la metamorfosi diventa il centro di una narrazione che continua a interrogare il presente, mettendo in scena il prezzo dell’integrazione e il senso profondo dell’identità.