27 dicembre 2025 - Aggiornato alle 10:15
×

scuola

Il Grinch di Natale sfratta il “Rizza”

27 Dicembre 2025, 07:30

10:18

Scuole, il Grinch di Natale mette a rischio il “Rizza”

Formalmente la delibera non è ancora arrivata alle scuole coinvolte nel piano, ma anche fosse arrivata, le scuole sono chiuse perché si è scelta la vigilia di Natale per annunciare (alla stampa) un atto che contiene anche decisioni epocali per il territorio. Ma soprattutto il Piano prevede sì il tanto discusso “sfratto” di una scuola ultracentenaria come il Rizza dalla sua casa storica, che contribuirà a costruire con il primo mutuo, il Palazzo degli Studi, ma non la rescissione degli affitti degli immobili di via Pitia, precondizione annunciata come necessaria e formalmente obiettivo del Piano.

Se non in un’ottica di scadenze postume, che prevedono condizioni e incastri tutti da dimostrare e da verificarsi tra il 2027 e il 2028. Come lo spostamento immediato del Provveditorato da viale Tica a via Pitia, appunto, fino a quando non scadrà l’affitto di quell’immobile e un successivo trasferimento del Provveditorato nella caserma dei vigili del fuoco. C’è invece la dismissione dell’affitto di via Polibio, con conseguente trasferimento dell’Alberghiero nella sua sede di viale Santa Panagia. Qui si tratterebbe di rescissione: possibile – a quanto pare – perché non si tratta di primo rinnovo (a differenza di via Pitia).

Annunciato, fa già discutere il Piano approvato dalla ex Provincia come di razionalizzazione degli immobili a uso scolastico. Il Consiglio d’istituto del Rizza sta già valutando insieme a un legale di impugnare la delibera Giansiracusa. Mentre una domanda aleggia: può un presidente eletto senza il mandato elettorale diretto, prendere decisioni in materie così rilevanti? Tra le ipotesi di doglianza c’è pure quella che riguarda il Consiglio: un mese fa arrivò all’assise una specie di delega in bianco, che fu rispedita al mittente e ritirata. «Con la ripromessa – ricorda Cosimo Burti, consigliere di FI – che sarebbe stata istituita una commissione di studio, per arrivare a un Piano più condiviso possibile». E invece è arrivata la bomba: “Il Grinch di Natale”, lo chiama Burti.

In riferimento al personaggio che nella leggenda anglosassone rovina il Natale. «È stato disatteso tutto quanto emerso in quella riunione pre-consiglio – dice il consigliere - dove venne revocata la delibera con la delega in bianco: l’istituzione di una commissione di studio con la minoranza rappresentata. Quella strada fu adottata per evitare che una decisione così importante venisse presa in maniera monocratica, senza valutazione complessiva che non è solo di natura economica, ma anche storica, culturale e logistica. Una scelta fatta ora, destabilizza l’orientamento. Condizionerà le scelte delle famiglie. E noi consiglieri non abbiamo documenti per valutare il risparmio. Manca la copia dei contratti di locazione e parere legale.