La Plaia di Catania torna protagonista: l'ex ente fiera di viale Kennedy verso la riqualificazione e i grandi concerti
Per l'area di 23mila metri quadrati accordo in vista tra Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale e Comune. A quest'ultimo il compito di trovare i fondi (in fretta)
Andare a vedere un concerto all’ex Ente fiera della Plaia è ormai una possibilità non più tanto remota. Perché nei prossimi giorni la giunta comunale di Catania dovrebbe dare il via libera all’accordo quadro di collaborazione, valido per due anni, fra l’Autorità portuale di sistema del mare di Sicilia orientale e Palazzo degli Elefanti per la riqualificazione della grande area di viale Kennedy, allo stato attuale inutilizzata e in abbandono. L’ordine del giorno della prossima riunione di sindaco e assessori ancora non c’è, ma il dossier è per certo già sul tavolo della politica. Il municipio e l’Autorità portuale, del resto, accarezzano l’idea da più di un anno.
A gennaio 2025, infatti, La Sicilia aveva raccontato dell’ipotesi di concessione in discussione fra Comune e uffici portuali. L’ex Ente fiera è grande, in totale, 23.385 metri quadrati ed è stata stralciata dal Pua, il Piano urbanistico attuativo - Catania sud. Si tratta, dunque, di una porzione di territorio fronte mare la cui pianificazione è interamente nelle mani dell’Autorità di sistema. Certo, è una zona vicina al porto di Catania. Ma non è al suo interno; e, in passato, ogni tentativo di affidamento ai privati si è rivelato infruttuoso.
Da qui, e dalla comune utilità, la decisione di avviare una collaborazione con Palazzo degli Elefanti. L’Autorità ci guadagna la valorizzazione del proprio patrimonio; il Comune, invece, 23mila metri quadrati alla Plaia. Una condizione vantaggiosa per tutte le parti in causa.
Stando a quanto risulta a questa testata, il reperimento delle risorse per creare il nuovo Ente fiera è tutto in capo al Comune di Catania: dovrà trovare i soldi, appaltare la progettazione, occuparsi delle autorizzazioni, fare le gare per la realizzazione delle opere. Tutto in coordinamento con l’Autorità portuale. La quale, di suo, ci mette gratis i terreni. Dal momento in cui l’accordo sarà siglato, però, il Comune dovrà prima di tutto occuparsi del denaro. Palazzo degli Elefanti deve trovare i soldi entro un anno, sennò il patto con l’Autorità perde efficacia. Allo stesso modo, non sarà più valido anche se l’eventuale finanziamento ottenuto fosse revocato.
L’accordo quadro, inoltre, non prevede la gestione dell’area. Se, come ampiamente anticipato dal sindaco Enrico Trantino, quella dovrà diventare la nuova area per i grandi concerti (liberando la Villa Bellini dall’assillo della musica d’estate), questo lo deciderà un accordo successivo. Da firmarsi una volta che la riqualificazione dell’ex Ente fiera sarà completata. In base alle intenzioni, i fabbricati esistenti dovrebbero essere per lo più demoliti. Solo uno, quello più a nord, denominato ex Oda, dovrebbe invece essere ristrutturato. Gli alberi ad alto fusto presenti nell’area, inoltre, dovrebbero tutti essere salvaguardati.
Per il resto, lo spazio recintato che costeggia viale Kennedy dovrà avere solo finalità turistico-ricreative. I parcheggi di pertinenza si troveranno, invece, all’esterno. Il primo coincide con il retro dell’ex Palaghiaccio; il secondo, invece, è l’area di sosta di pertinenza di quella che, finora, è stata la spiaggia libera numero 1.