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Sanità

Tanti donatori di sangue, il reparto di Medicina trasfusionale di Patti diventa un'eccellenza: centinaia di trasfusioni al mese

«Abbiamo costruito un modello virtuoso di sanità partecipata», dice il direttore del reparto Gaetano Crisà. Le associazioni di donatori che collaborano stabilmente sono circa una ventina

Redazione La Sicilia

27 Dicembre 2025, 08:48

Tanti donatori di sangue, il reparto di Medicina trasfusionale di Patti diventa un'eccellenza: centinaia di trasfusioni al mese

La U.O.C. di Medicina Trasfusionale di Patti si conferma un presidio di riferimento, grazie a performance consolidate sia sul piano dell’autosufficienza ematica sia nell’assistenza diretta ai cittadini.

«La U.O.C. di Medicina Trasfusionale di Patti rappresenta oggi una realtà di comprovata eccellenza, avendo raggiunto risultati di assoluto rilievo sia sul fronte dell’autosufficienza di sangue sia nell’ambito dell’assistenza diretta all’utenza», sottolinea il direttore del reparto, Gaetano Crisà.

In termini di produzione e disponibilità di emocomponenti, la struttura ha conseguito e consolidato nel tempo elevati livelli di autosufficienza, garantendo continuità, sicurezza e appropriatezza alle attività cliniche dei Presidi ospedalieri serviti.

Parallelamente, si è sviluppata in modo significativo l’attività assistenziale rivolta ai pazienti che necessitano di trasfusioni ambulatoriali e di terapie infusionali, con l’erogazione di centinaia di prestazioni mensili, assicurate secondo standard organizzativi e professionali di elevata qualità.

«Tali risultati – prosegue Crisà – sono il frutto di un lavoro di squadra solido e coeso: personale medico, tecnici sanitari di laboratorio biomedico e infermieri operano quotidianamente con competenza, responsabilità e spirito di servizio, dimostrando come l’integrazione multiprofessionale rappresenti un elemento determinante per il raggiungimento degli obiettivi assistenziali e organizzativi».

Elemento strategico e qualificante dell’attività della U.O.C. è inoltre la piena e stabile integrazione con oltre venti Associazioni di donatori di sangue, che costituiscono un patrimonio imprescindibile per il sistema trasfusionale.

La collaborazione strutturata e continuativa con il volontariato organizzato ha consentito di rafforzare la cultura della donazione, incrementare la raccolta e consolidare un modello virtuoso di sanità partecipata.

Determinante, in questo percorso, il sostegno della direzione strategica, che ha riconosciuto fin dall’inizio la centralità del Servizio Trasfusionale e il ruolo insostituibile delle Associazioni dei donatori.

Il direttore generale Giuseppe Cuccì, il direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi e il direttore amministrativo Giancarlo Niutta hanno garantito un appoggio costante e concreto, condividendo gli obiettivi di autosufficienza, sicurezza e continuità assistenziale e promuovendo una collaborazione istituzionale efficace e orientata ai risultati.

La convergenza di intenti tra management, professionisti e mondo del volontariato ha reso possibile il raggiungimento dei traguardi odierni, confermando la U.O.C. di Medicina Trasfusionale di Patti come una realtà dinamica e affidabile, proiettata al futuro e capace di coniugare qualità delle cure, sostenibilità del sistema e centralità di pazienti e donatori.