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Giarre, più ore di lavoro per 48 dipendenti comunali

Lunedì pomeriggio in municipio anche la stabilizzazione di cinque Asu

Mario Previtera

28 Dicembre 2025, 06:30

Giarre, più ore di lavoro per 48 dipendenti comunali

Dopo la recente approvazione all’unanimità dalla Giunta comunale della delibera relativa al Piano integrato di attività e integrazione (Piao), l’Amministrazione comunale è finalmente nelle condizioni di procedere all’ampliamento dell’orario di lavoro da 24 a 34 ore per 48 dipendenti comunali, ponendo fine a una criticità che si protraeva da anni. Contestualmente, il Piao consente la stabilizzazione di 5 lavoratori (Asu) e il contestuale avvio delle progressioni verticali in deroga. Domani, alle 17, nel salone degli specchi del municipio, alla presenza del sindaco Cantarella e della Giunta, i lavoratori firmeranno i contratti di stabilizzazione e di aumento del monte ore.

Una data attesa da anni che segna un punto di svolta per la macchina amministrativa del Comune di Giarre. Con la firma dei nuovi contratti le misure diventeranno operative dal 1° gennaio, garantendo maggiore stabilità economica e prospettive certe a decine di lavoratori comunali. Il sindaco Leo Cantarella ha espresso soddisfazione per il conseguimento del risultato che consente al Comune di «garantire stabilità ed efficienza». Il presidente della 3ª Commissione Bilancio, Carmelo Strazzeri, esprime compiacimento: «Si tratta di un percorso di indirizzo politico maturato con serietà all’interno delle Commissioni e del Consiglio comunale, un traguardo che restituisce dignità al lavoro». Non mancano però le voci critiche. Il presidente della 1ª Commissione, Santo Primavera, ha sollevato un dubbio sulla gestione delle risorse: «Le quote assunzionali in bilancio avrebbero permesso l’estensione oraria fino a 36 ore - sottolinea Primavera - Non lo si è fatto per una precisa scelta politica dell’Amministrazione, che ha preferito fermarsi a 34 ore per preservare spazi finanziari da destinare a figure apicali e dirigenziali esterne, chiamate a “salvare” il Comune dalle falle gestionali intercorse».