disservizi
Messina: rubinetti a secco da un mese, la rabbia dei residenti di via Bormida
Famiglie costrette a riempire taniche e contenitori, protesta verso Amam e Comune dopo gli interventi insufficienti
Dai rubinetti scorre appena un filo d’acqua. Sul piede di guerra i residenti di via Bormida, alle spalle dell’ospedale Piemonte, ancora costretti a fare i conti con i disagi idrici. Come accaduto la scorsa estate. Nella zona, da più di un mese, spesso solo la notte e per poche ore fino al mattino, si registra una modesta erogazione idrica che permette a chi ha il serbatoio di riempirlo poco e di avere la possibilità di fare lo stretto necessario. Chi non possiede il serbatoio è costretto ad arrangiarsi, riempiendo quanti più contenitori per fare scorta di acqua. «Siamo stanchi di questa situazione che si trascina ormai da troppo tempi - commentano i cittadini - nonostante le varie e ripetute segnalazioni fatte all’Amam».
A rappresentare il disagio degli abitanti del quartiere, sono decine le famiglie coinvolte e non solo quelle che risiedono in via Bormida, c’è anche il presidente della Terza Municipalità, Alessandro Cacciotto, che da settimane sollecita l’intervento della società comunale che si occupa della gestione del servizio idrico. Cacciotto, nella giornata di ieri, ha scritto una lettera al sindaco, Federico Basile, al presidente di Amam, Paolo Alibrandi, e al direttore generale del Comune, Salvo Puccio. L’azienda, dopo i disservizi denunciati tra luglio ed agosto, ha effettuato alcuni interventi sulla condotta idrica a servizio della zona. Lavori, evidentemente, non sufficienti per superare la problematica che oggi si ripresenta causando l’ennesimo disagio. «La situazione è anzi peggiorata - evidenzia Cacciotto - e dimostra che, al di là degli annunci sui passi avanti fatti nella gestione del servizio idrico, ci sono ancora tante difficoltà da superare».