ortigia
Vista sul mare oscurata, interrogativi sull’opera al Lungomare di Levante
La struttura, montata in pochi giorni, riapre il confronto sul rapporto tra eventi culturali e salvaguardia dell’identità del centro storico
L'installazione artistica alla Turba in Ortigia ha sollevato un forte polemiche soprattutto sui social. Si tratta di una struttura per la quale il Comune ha concesso il suolo dal 27 dicembre al 6 gennaio nell'ambito del festival del Cosmo. Tra le critiche mosse, il fatto che in pochi sappiano per quale motivo sia stata installata quest'installazione dalla forma parabolica.
L'avvocato Corrado Giuliano ha chiesto chiarimenti all'amministrazione pubblica, ma anche alla Soprintendenza. Va oltre il professore Paolo Giansiracusa nel rivolgersi anche alla Procura per chiedere notizie su «questa ferraglia (o catasta di legno che sia) ingombrante sorta in un batter d’occhio sul Lungomare di Levante, nel tratto della Turba dove la linea della costa ricalca ancora i fortilizi spagnoli del Rinascimento. Chiedo anche se siano state effettuate le verifiche di impatto ambientale, d'ingombro e danno visivo e d'inquinamento formale a discapito della storia del luogo. Chiedo altresì a chi sia venuta l’idea di precludere la veduta libera del mare e di inquinare monumenti storici duecenteschi come Castel Maniace, chiese normanne come quella di San Martino e facciate barocche come quella dello Spirito Santo».