l'angelus
L’appello di Leone per pace, famiglia e difesa dei più fragili (poi cita Papa Francesco)
Il Pontefice ha invocato l’intercessione della Santa Famiglia, mettendo in guardia dai miti del potere e del successo senza scrupoli
Nell’Angelus, papa Leone ha rivolto un forte appello alla pace e alla solidarietà con le famiglie colpite dai conflitti, richiamando il significato profondo del Natale e la testimonianza della Santa Famiglia di Nazareth.
«Nella luce del Natale continuiamo a pregare per la pace, oggi in particolare preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra», ha detto il Pontefice, ricordando in modo speciale «i bambini, gli anziani, i più fragili», spesso le prime vittime delle violenze e delle crisi umanitarie. Il Papa ha invocato l’intercessione della Santa Famiglia, segno di speranza e protezione per tutte le famiglie provate dalla sofferenza.
Nel suo intervento, papa Leone ha richiamato anche la fuga in Egitto di Maria, Giuseppe e Gesù, costretti a scappare dalla persecuzione di Erode. Un episodio evangelico che, ha sottolineato, resta drammaticamente attuale. «Il mondo, purtroppo, ha sempre i suoi “Erodè”, i suoi miti di successo ad ogni costo, di potere senza scrupoli, di benessere vuoto e superficiale», ha affermato, osservando come queste logiche producano spesso solitudine, disperazione, divisioni e conflitti.
Il Pontefice ha quindi invitato a non lasciarsi sedurre da questi “miraggi” che rischiano di soffocare la fiamma dell’amore nelle famiglie cristiane, soprattutto in un tempo segnato da instabilità, violenza e crisi sociali.
Al contrario, ha esortato papa Leone, le famiglie sono chiamate a custodire e trasmettere i valori del Vangelo: la preghiera, la partecipazione ai sacramenti – in particolare la confessione e la comunione – gli affetti sani, il dialogo sincero, la fedeltà e la semplicità concreta dei gesti quotidiani. Valori che rendono la vita familiare autentica e feconda.
Citando papa Francesco, il Pontefice ha concluso ricordando che famiglie radicate nel Vangelo possono diventare «luce di speranza per gli ambienti in cui viviamo, scuola d’amore e strumento di salvezza nelle mani di Dio».