Il caso
Calciatore di 13 anni s'infortuna: a terra 52 minuti prima dell'arrivo dell'ambulanza
Il ragazzino si frattura la caviglia a Santa Venerina ma a bordo campo non ci sono i soccorsi: attesa lunga e in lacrime
Quando lo sport assurge agli onori delle cronache, significa che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Partiamo dalla fine e poi proviamo a riavvolgere il nastro.
Sono circa le 13,45 di ieri mattina e al campo comunale di Santa Venerina - una struttura in fase di completamento ma con un manto erboso apprezzabile - si sta giocando il secondo tempo di una partita di calcio del girone “Under 14 unico”, nell’ambito del “9° Mongibello Cup”, organizzato da "Tornei giovanili Sicilia", quest’anno ospitato sui campi di Santa Venerina e Viagrande e spalmato in tre giornate, ieri, oggi e domani.
I protagonisti della partita in questione sono tutti ragazzi di 13 e 14 anni delle squadre Real Trinacria di Catania e Aga Messina.
Un giocatore dell’Aga entra in area, il portiere fa un’uscita e lui prova a scavalcarlo, ma atterra male e si frattura la caviglia. Il gioco viene fermato e la partita non riprenderà più. Molti ragazzi, di entrambe le squadre, urlano alla panchina del giocatore a terra di intervenire subito perché si rendono conto del grave infortunio. Alcuni sono in lacrime.
Il ragazzo rimarrà sdraiato sul terreno di gioco per 52 lunghissimi minuti, circondato dai suoi compagni, dal suo mister, dai dirigenti e da molti suoi avversari, tutti preoccupati per le sue sorti. Cinquantadue minuti ci sono voluti perché arrivasse un’ambulanza da Catania, allertata da una chiamata giunta dal campo al 118. Se si fosse trattato di un infortunio ancora più grave, chissà cosa staremmo raccontando adesso.
A questo punto, con un ragazzo dolorante a terra e i genitori in lacrime, la domanda non può che essere la seguente: è normale che in un torneo “regolarmente autorizzato dalla Figc”, come affermato da alcuni dirigenti, con arbitri dell’Aia (Associazione italiana arbitri), con 12 squadre paganti (è bene sottolinearlo: 30 euro per ogni ragazzino) provenienti anche da altre province, compresa Palermo, non ci sia a bordo campo un’ambulanza pronta a intervenire in caso di necessità?