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L'opera

Via Don Blasco, la strada che riconsegna il mare alla città: completamento nel 2026

Ultimo passo: ponte Portalegni ricostruito, recupero del fronte mare e completamento previsto per il prossimo anno

Fortunato Marino

29 Dicembre 2025, 07:14

Via Don Blasco

È l’ultimo step del progetto che consegna alla città una strada di collegamento tra il viale Gazzi e la stazione marittima: la nuova via Don Blasco. Il 2026 sarà l’anno del completamento. Da settembre il Consorzio Medil, impresa che si è aggiudicata l’appalto da quasi 30 milioni di euro, sta lavorando alla messa in sicurezza del ponte Portalegni che collega l’arteria al viadotto San Raineri e, dunque, alla zona portuale. La struttura è stata demolita e sarà ricostruita. L’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Mondello, fa sapere che tutto procede come da cronoprogramma e, senza intoppi, gli interventi dovrebbero concludersi entro il mese di marzo.

A quel punto si chiuderà un capitolo lungo oltre 30 anni. Il primo progetto per la nuova via Don Blasco risale, infatti, al 1988. L’idea iniziale era quella di realizzare un’arteria a servizio dell’approdo Fs. Una strada destinata anche ai mezzi pesanti per alleggerire il traffico nel centro cittadino. Solo nel 2013 la sigla dell’accordo tra la Regione e Rfi. Nel 2016 la pubblicazione della gara d’appalto. Nel 2017, con il sindaco Renato Accorinti, la firma del contratto. Ma, a causa di una serie di difficoltà burocratiche, i lavori sono stati consegnati nel dicembre del 2018 dall’amministrazione De Luca. Il completamento, annunciato entro il 2020, è slittato a causa della pandemia e di ulteriori difficoltà che si sono presentate in corso d’opera. Tra tutte, la demolizione delle case d’Arrigo, nella parte bassa di via Salandra, e la bonifica dell’area ex Rifotras.

Appena 4 km realizzati in più fasi e con inaugurazioni parziali. L’ultima, a settembre scorso, ha riguardato il collegamento della via Santa Cecilia, definito punto strategico dell’intero asse stradale. La nuova via Don Blasco è considerata pure opera di riqualificazione, grazie all’utilizzo di aree cedute dal gruppo Ferrovie dello Stato. Palazzo Zanca ha, intanto, avviato gli interventi che dovrebbero cambiare il volto del tratto che va dalla Santa Cecilia al cavalcavia.

Qui è prevista la demolizione di alcuni capannoni. Una bonifica che punta al recupero dell’affaccio a mare, per troppo tempo negato, ed al riutilizzo dei locali dell’ex Macello comunale: opera da 18 milioni di euro. Si lavora al progetto per il prolungamento dell’arteria nella zona sud, fino alla via Adolfo Celi, utilizzando le aree sbaraccate di rione Taormina.