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Attualità

Scicli e l'anziano fracassone, i condomini: "Per il nuovo anno chiediamo solo un po' di pace"

Gli auspici per il 2026 dei residenti nello stabile di via dei Miracoli assurto agli onori della cronaca nazionale

Carmelo Riccotti La Rocca

29 Dicembre 2025, 09:05

Scicli e l'anziano fracassone, in via dei Miracoli ci vuole un miracolo

Il condominio di via dei Miracoli in cui si verifica il caso

«Speriamo che l’anno nuovo si apra con dei provvedimenti seri che possano finalmente e definitivamente mettere fine al nostro incubo». È la speranza dei condomini di via Dei Miracoli che auspicano la tanto attesa decisione del Tribunale di Ragusa sulla vicenda dell’anziano fracassone che da oltre un anno tiene la musica ad alto volume giorno e notte.

In quello stabile ormai lo sconforto la fa da padrone, c’è sfiducia massima nelle istituzioni e una sensazione crescente di rabbia. Si sentono non compresi, tanto che alcuni hanno anche rinunciato ad esporsi perché poi si trovano anche a dover lottare sui social contro quei leoni da tastiera che magari prendono le difese dell’anziano. «Certe volte abbiamo la sensazione che siamo noi a passare per carnefici - dicono - ed è davvero mortificante. Sembra che nessuno riesca a mettersi nei nostri panni e le istituzioni continuano a dormire sonni tranquilli».

Intanto molti di loro hanno trascorso le giornate di festa fuori dalla propria abitazione per cercare di trovare la serenità che manca da tempo. Ma il pensiero è sempre rivolto a quello che possono trovare quando rientrano a casa. La stessa cosa, naturalmente, vale per i residenti dell’appartamento di via Gattamelata a Ragusa. «Per tanti anni - ha scritto Letizia sui social postando la trasmissione della Vita in Diretta - mi sono vergognata di ciò che subivo e non ne ho parlato con nessuno e adesso, anche se un po' tardi, ho capito che proprio io non ho nulla di cui vergognarmi».

Subiscono e quasi se ne vergognano, è questo quello che provano. E allora è arrivato davvero il momento che le istituzioni facciano sentire la presenza tutelando queste persone prima che sia troppo tardi. Casi come quello del fracassone di Scicli o della vicina violenza di Ragusa, spesso vengono sottovalutati e considerate casi banali, ma così non è. Non è facile vivere accanto a chi quotidianamente disturba o minaccia e sono spesso queste situazioni banali che poi degenerano in qualcosa di molto grave. Occorre quindi intervenire prima che sia troppo tardi.