Il punto della situazione
Etna, la Voragine sputa cenere: attività stromboliana con getti fino a 100 m
Tremore alto, segno che l'eruzione non è vicina alla conclusione, aeroporto di Catania resta operativo
Prosegue sull’Etna una vivace attività stromboliana dalla bocca eruttiva apertasi il 27 dicembre sul fianco orientale alto del cratere della Voragine, con frequenti emissioni che alimentano una nube di cenere sospinta dai venti verso il settore occidentale del vulcano. Le fontane di materiale piroclastico raggiungono altezze fino a 100 metri sopra l’apertura.
Lo riferisce l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania.
Il cratere di Nord-Est ha prodotto esplosioni sporadiche nella notte e alcuni sbuffi di cenere in mattinata, ma non mostra segnali di attività da diverse ore.
La colata lavica fuoriuscita da una bocca alla base orientale della Voragine, ancora alimentata all’alba, appare ora arrestata; si osservano soltanto pochi punti incandescenti lungo il tracciato.
L’ampiezza media del tremore vulcanico è rimasta pressoché stazionaria, sebbene su valori elevati. Il centroide delle sorgenti del tremore è localizzato nell’area del cratere di Nord-Est, a una quota compresa tra 2.600 e 2.900 metri sul livello del mare.
L’analisi delle reti di deformazione del suolo non evidenzia variazioni significative.
Nonostante l’emissione di un avviso VONA rosso, il livello massimo su una scala di quattro, l’attuale fase eruttiva non incide sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale "Vincenzo Bellini" di Catania.