blitz della polizia
Furti e rapine in serie nel periodo natalizio, arrestato venticinquenne
È stato rinchiuso nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” in attesa della pronuncia del Gip del Tribunale di Agrigento
Polizia
È ritenuto responsabile del furto aggravato, compiuto la notte di Natale, ai danni di un bar - pasticceria di Porto Empedocle, che ha fruttato un bottino di circa 2.000 euro.
Ma sarebbe anche l’autore di più rapine messe a segno nel corso del mese di dicembre, nei confronti di un tassista e di due anziane donne e di ricettazione.
Dopo un’autentica “caccia” all'uomo durata oltre 24 ore, nel corso di un'operazione in congiunta, i poliziotti della sezione Volanti e della squadra Mobile della Questura di Agrigento e del Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle, hanno scovato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, il disoccupato Giuliano Casella, 25 anni di Agrigento.
Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura di Agrigento che ha coordinato l’indagine, è stato condotto nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”, in attesa della pronuncia del Gip del Tribunale della Città dei templi.
Nell’incursione notturna al bar il malvivente è entrato in azione a volto scoperto. Con l’utilizzo di un piede di porco ha scassinato la saracinesca d’ingresso, e una volta penetrato nell’esercizio commerciale, ha rubato il denaro custodito nella cassetta del registratore di cassa.
Ma il ragazzo sarebbe il responsabile delle rapine messe a segno nei confronti di madre e figlio tassista compiuta al Villaggio Mosè (portato via un borsello con all’interno 150 euro, documenti e due telefonini) e di due pensionate avanti negli anni derubate delle borse (entrambe contenenti circa 100 euro, documenti ed effetti personali) in viale Cannatello e al Villaggio Peruzzo.
Dopo le denunce formalizzate dalle vittime è stata avviata una minuziosa attività investigativa. Il giovane alla guida di una vettura, nel tardo pomeriggio di sabato, è stato localizzato tra Cannatello e San Leone. È stato accerchiato e catturato nel corso di un vero e proprio blitz degli agenti, coordinati dal questore Tommaso Palumbo e dal vicario Carlo Mossuto.