il saluto
Una vita in Polizia, tra rigore e umanità: il Questore Pinuccia Agnello lascia Caltanissetta
Un percorso professionale di alto profilo, segnato dalla lotta alla mafia, dall’attenzione alla legalità e da un forte impegno umano e sociale
Caltanissetta si prepara a salutare una figura che ha lasciato un segno profondo nella storia recente della sicurezza del territorio. Dal 1° gennaio 2026 il Dirigente Superiore della Polizia di Stato Pinuccia Albertina Agnello lascerà la guida della Questura nissena per raggiunti limiti di età, chiudendo una carriera lunga quasi quarant’anni, vissuta sempre in prima linea.
Originaria di Scordia, in provincia di Catania, la dottoressa Agnello è entrata giovanissima nei ruoli dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza: meno di 25 anni, una laurea appena conseguita e un’idea chiara di servizio allo Stato. Era il 1987 quando frequentò il 71° corso per Vice Commissari della Polizia di Stato, dando inizio a un percorso professionale intenso, fatto di responsabilità crescenti, trasferimenti e incarichi delicatissimi. Un percorso che ha sempre saputo conciliare con la sua dimensione personale: moglie e madre di una ragazza oggi dodicenne, non ha mai nascosto l’importanza dell’equilibrio tra vita privata e impegno istituzionale.
La sua carriera prende forma sul campo, a partire dalla Squadra Mobile di Agrigento, passando poi per la guida del Commissariato di Palma di Montechiaro. Ma è con l’ingresso alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) che il suo profilo professionale si consolida ulteriormente. Alla DIA, tra Roma e Agrigento, contribuisce alla nascita della sede locale e conduce operazioni di polizia giudiziaria di grande rilievo, anche a livello internazionale, contro figure apicali della criminalità mafiosa.
Negli anni successivi, tra Catania, la Calabria, la Sicilia orientale e la Sardegna, la dottoressa Agnello si distingue per una leadership fondata sul rigore operativo ma anche sull’ascolto e sulla prevenzione. Alla Questura di Catania non solo dirige uffici strategici come la Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ma cura con particolare attenzione il rapporto con le scuole, convinta che la sicurezza si costruisca anche — e soprattutto — attraverso la cultura della legalità.
Questa sensibilità emerge con forza anche negli incarichi successivi: dalla Polizia Ferroviaria alla Polizia Stradale, fino al ruolo di Vicario del Questore di Siracusa negli anni complessi degli sbarchi di migranti. Un’esperienza che la mette a confronto quotidianamente con emergenze umanitarie, ordine pubblico e tutela dei diritti.
Nel 2019 arriva la nomina a Questore di Ragusa, e nel maggio 2023 quella a Questore della provincia di Caltanissetta. Qui, in poco più di due anni, sotto la sua guida la Polizia di Stato ha messo a segno 16 importanti operazioni contro il lavoro nero, il traffico di droga e la criminalità organizzata. Tra tutte spicca l’operazione “Ianus”, che nel marzo 2024 ha portato all’arresto di 55 persone per associazione mafiosa e altri gravi reati. Accanto alla lotta alla mafia, un’azione costante contro la criminalità comune e un utilizzo incisivo degli strumenti di prevenzione, con oltre 230 misure emesse nel solo ultimo anno.
Insignita delle onorificenze di Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Pinuccia Agnello ha sempre considerato centrale anche l’impegno sociale. Da anni sostiene associazioni attive nella solidarietà internazionale, nell’adozione a distanza e nel supporto alle famiglie con figli nello spettro autistico. Da Questore ha inoltre seguito personalmente numerose iniziative di educazione alla legalità, con un’attenzione particolare ai temi della violenza di genere, affrontati in tutte le loro complesse declinazioni.
Con il suo prossimo congedo dal servizio attivo, Caltanissetta perde non solo un alto dirigente dello Stato, ma una donna che ha saputo incarnare un’idea di Polizia fatta di fermezza, competenza e profonda umanità. Una vita spesa al servizio delle istituzioni, senza mai dimenticare le persone.