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Comune

Salta la seduta con delibere urgenti, opposizione all'attacco

L'accusa dopo il nulla di fatto a sala Martorana: "La maggioranza di Lagalla ha bloccato il consiglio per mancanza del numero legale, assente sui decisioni da prendere entro il 31 dicembre ma pronta a tutelare interessi e spartizioni interne"

Redazione Palermo

29 Dicembre 2025, 17:19

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"Oggi si è raggiunto il culmine dell’irresponsabilità della maggioranza che sostiene il sindaco Lagalla e governa la città. Alla vigilia della fine dell’anno, con una serie di delibere fondamentali da approvare entro il 31 dicembre, la maggioranza non è stata in grado neppure stavolta di garantire il numero legale per aprire i lavori del Consiglio comunale, bloccando di fatto gli atti". A dirlo sono i consiglieri comunali di Palermo del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Avs, di Oso, del Gruppo Misto, parlando di "una responsabilità gravissima, resa ancora più inaccettabile dal fatto che queste situazioni si verificano puntualmente quando al centro dell’aula ci sono gli interessi reali della città".

"È il caso, ad esempio - spiegano i consiglieri di opposizione -, delle delibere sui debiti fuori bilancio, che molto spesso riguardano risarcimenti attesi da tempo da cittadine e cittadini. Di fronte a questi provvedimenti, la maggioranza si dimostra sistematicamente assente, divisa, incapace di assumersi la responsabilità di governare. Ben diversa, invece, è la faccia che la stessa maggioranza mostra quando si tratta di atti che rispondono a interessi propri o di spartizione interna. In quelle occasioni i numeri si trovano eccome, come accaduto nella notte in cui è stato approvato l’avanzo per spese di investimento. Allora sono andati avanti senza esitazioni, ignorando le richieste delle opposizioni e tirando dritto con prepotenza. Questa doppia misura è ormai evidente - concludono -. Quando in gioco ci sono i bisogni della città, la maggioranza scompare. Quando in gioco ci sono gli equilibri e gli interessi della maggioranza, invece, tutto procede spedito".