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televisione

Alfonso Signorini si ferma: «Basta campagne diffamatorie»

Gli avvocati del conduttore denunciano una «virulenta aggressione» mediatica e promettono iniziative civili e penali per proteggere la sua reputazione

Redazione La Sicilia

29 Dicembre 2025, 19:03

Alfonso Signorini si ferma: «Basta campagne diffamatorie»

Il conduttore televisivo Alfonso Signorini ha deciso di sospendere in via cautelativa tutti i suoi impegni editoriali con Mediaset, a seguito di quella che i suoi avvocati definiscono una «campagna calunniosa e diffamatoria» volta a minare la sua reputazione professionale. La decisione, spiegano i legali Daniela Missaglia e Domenico Aiello, nasce dall’esigenza di fronteggiare «gravissime condotte illecite» che trovano ampio risalto su alcuni media, generando danni potenzialmente irreparabili alla sua immagine.

Secondo gli avvocati, il principale responsabile di questa «surreale e virulenta aggressione sarebbe una persona che, nonostante precedenti condanne penali, tenterebbe oggi di assumere il ruolo di giudice e pubblico ministero, imponendo regole proprie a fini personali e non certo nell’interesse della giustizia. La ricostruzione proposta a danno del dottor Signorini – affermano Missaglia e Aiello – è priva di ogni prova o verità. Agiremo in tutte le sedi affinché questa condotta malevola venga interrotta e affinché siano resi noti alla giustizia tutti i concorrenti e beneficiari di tali attività illecite».

I legali annunciano inoltre azioni legali contro sponsor, motori di ricerca, siti e canali web che amplificano gli effetti della presunta condotta criminosa. «Chi continua a offrire visibilità e affari a tali iniziative – sottolineano – antepone interessi economici al rispetto dei diritti costituzionali e alla sacralità della vita privata altrui. Anche costoro sono co-autori del crimine e responsabili del danno ingiusto subito dal dottor Signorini».

Il professionista, noto per la sua carriera come giornalista, autore, regista e conduttore televisivo, si trova ora in una fase di sospensione cautelativa dei propri incarichi, in attesa di chiarimenti e di iniziative legali volte a tutelare la sua reputazione e la sua vita privata.