Il viaggio da incubo di un pullman da Roma a Catania: «Lasciati in mezzo alla strada di notte. A Bari»
Un guasto in tarda serata si è trasformato in una notte al freddo nei pressi della stazione del capoluogo pugliese. «Soli e senza informazioni, sino al mattino»
Doveva essere un lungo, ma tranquillo, viaggio fino alla Sicilia. Ma la notte tra sabato 27 e domenica 28 dicembre per 14 passeggeri si è trasformata in una disavventura. «Il pulman era della Itabus, il numero 4411 partito da Roma direzione Catania che ogni giorno fa un lungo periplo passando anche dalla Puglia», racconta Matteo, uno dei passeggeri. «Dopo un guasto al bus, avvenuto intorno alle 23, siamo stati prelevati dopo circa due ore da un altro mezzo che ci ha lasciati vicino alla stazione di Bari. Ma eravamo senza indicazioni, in piena notte, senza assistenza dalla compagnia o altre soluzioni possibili. Anche la stazione era chiusa», racconta ancora l'uomo, originario della Basilicata ma residente in Sicilia. L'ora di arrivo nel centro del capoluogo pugliese è stata «le 2 di notte, e tra chi ha potuto trovare passaggi o altre soluzioni siamo rimasti 14 persone di cui due anziani, una persona con necessità di assistenza perché non vedente e un minore di 16 anni che viaggiava solo». Matteo sottolinea come «praticamente nessuno di noi conoscesse Bari, Itabus non offre assistenza di notte quindi non sapevamo chi contattare. Abbiamo quindi chiamato i carabinieri: neanche con il loro intervento si è riusciti a parlare con la compagnia. Ma ringraziamo i militari perché sono rimasti con noi per diverse ore». Durante la lunga notte «solo intorno alle 5 siamo potuti andare in un bar vicino, tutto il resto era completamente chiuso, compresa la stazione che è tornata operativa solo poco prima delle 7».

La fermata in via Capruzzi a Bari
Il mattino successivo, alle 8 circa, in maniera autonoma e indipendente, i 14 hanno potuto ripartire. «Io ho acquistato un biglietto aereo e sono partito per Catania alle 9, mentre altri hanno preso il treno intorno alle 7,30 del mattino. Ora, a distanza di quasi due giorni, non abbiamo ricevuto mai una chiamata o assistenza da stessa Itabus. Ho avviato la procedura di rimborso, ma come gruppo abbiamo deciso di muoverci per intraprendere un'azione legale col supporto di una associazione consumatori. Quel che ci è capitato non è civile», conclude Matteo.