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L'inchiesta

Trapani, per la mega truffa nella formazione nuovi guai per l'ex senatore Papania: chiesto il giudizio per altre 11 persone

Contestati l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla malversazione, riciclaggio, autoriciclaggio e voto di scambio

Rino Giacalone

30 Dicembre 2025, 07:27

Trapani, per la mega truffa nella formazione nuovi guai per l'ex senatore Papania: chiesto il giudizio per altre 11 persone

Un turbinio di nomi e cifre. Comune denominatore la politica e il presunto malaffare, i fondi europei destinati alla formazione che sarebbero finiti con l'ingrossare alcuni portafogli e utilizzati per organizzare il movimento Via, costituito nel 2020. Tutto questo sotto il controllo di un ex senatore alcamese, Nino Papania, che i magistrati indicano come il "dominus", a capo di una "lobby di potere".

La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio di Papania e di altre 11 persone nonché ha citato per responsabilità amministrativa tre centri di formazione professionale. L'udienza preliminare è fissata per febbraio davanti al Gup Samuele Corso.

Si tratta di una indagine istruita dalla Procura Europea di Palermo e transitata per una parte alla competenza della Procura di Trapani. I reati in generale contestati sono quelli dell'associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla malversazione, riciclaggio, autoriciclaggio, voto di scambio.

Il reato di associazione a delinquere è contestato a Nino Papania, Ignazio Chianetta (responsabile Via Marsala, noto allenatore di calcio), Angelo Rocca (dirigente Mpa e Via), Filippo Tilotta, Manfredi Vitello, Mario Castelli e Davide Piccichè (autista dell'ex senatore). Papania, Rocca, Tilotta e Vitello rispondono anche di truffa e malversazione. Papania, Rocca e Daniele Liotta di voto di scambio. Castelli anche di riciclaggio come Piccichè e Cinzia Filippi. Autoriclaggio per Papania, Rocca, Antonia Pirrone, Anna Maiorana, Alessandro Manuguerra.

I centri di formazione citati per le responsabilità amministrative sono il Cesifop, che sarebbe stato usato come vero e proprio bacino di posti di lavoro, una calamita per attrarre nelle file del movimento Via politici del trapanese in vista di un futuro appoggio nelle consultazioni politiche regionali del settembre 2022, l'Ires e l'associazione Tai.

Soldi della formazione, la Guardia di Finanza ha fatto un conto superiore agli 8 milioni di euro, usati attraverso "corsi fantasma", mai tenuti, anche per "comprare consenso politico", sotto la regia del presunto "deus ex machina", il politico alcamese Nino Papania, oggi ai domiciliari anche per un altro processo che lo vede imputato di voto di scambio politico mafioso. Pagamenti per prestazioni fittizie, soggetti come l'ex consigliere comunale di Erice, Alessandro Manuguerra, che sarebbe stato ricompensato per prestazioni mai rese e in realtà sovvenzionato per fare campagna elettorale, o l'assunzione nella società Formula Ambiente di Daniele Liotta (l'atto giudiziario cita il sostegno a favore della consigliera di Erice Simona Mannina per le elezioni del 2022), soldi finiti ad associazioni sportive, come il Mazara Calcio Fc e la Mazarese asd, o ancora distribuiti tra diversi soggetti che avevano il compito di nascondere il riciclaggio del denaro. E poi le spese voluttuarie personali o connesse all'illecito finanziamento del movimento VIA di Papania.