31 dicembre 2025 - Aggiornato alle 30 dicembre 2025 23:56
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la scoperta

Caltagirone, la droga in carcere con i droni

La polizia penitenziaria ha ritrovato un kg di hashish e sequestrato anche dei cellulari

Mariano Messineo

30 Dicembre 2025, 22:00

Caltagirone, la droga in carcere con i droni

Nella casa circondariale di contrada Noce la polizia penitenziaria ha rinvenuto e sequestrato due pacchi contenenti un consistente quantitativo di droga – un kg di hashish e 200 grammi di marijuana - diversi telefoni cellulari, anche di piccole dimensioni, un bilancino di precisione e due coltelli rudimentali.

L’operazione ha evitato che finissero nella disponibilità dei detenuti sferrando, così, un duro colpo alle condotte illegali che, nelle carceri italiane, determinano l’esistenza di un florido mercato. In particolare, si calcola che, se la droga sequestrata a Caltagirone fosse finita nelle mani dei reclusi ai quali era destinata, avrebbe potuto alimentare una vera e propria piazza di spaccio interna, con un giro d’affari che, dato il supposto valore di mercato delle sostanze stupefacenti all’interno degli istituti penitenziari, si sarebbe potuto aggirare attorno ai 100mila euro. Denunciati inoltre all’autorità giudiziaria competente (la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, retta da Rosanna Casabona), i quattro detenuti ospitati nella cella in cui è stato ritrovato uno dei due pacchi.

A rendere noti i fatti è Antonio Vizzini, segretario provinciale del Sinappe, che esprime apprezzamento per la professionalità e l’attenzione dimostrate dal personale della polizia penitenziaria calatina, ribadendo la necessità di rafforzare gli organici e di dotare gli istituti di strumenti tecnologici adeguati per contrastare con efficacia l’introduzione di sostanze stupefacenti e oggetti proibiti all’interno delle strutture carcerarie.

La “roba” e gli altri oggetti introdotti illecitamente sarebbero stati fatti cadere all’interno della casa circondariale con un drone. Uno dei due pacchi è stato trovato da un agente durante un normale servizio di controllo, mentre l’altro, ancora intatto, è stato scovato dai poliziotti penitenziari dopo una capillare perquisizione nella cella dei quattro detenuti poi denunciati.