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Lavori pubblici

«Pronti ad inaugurare tre dei luoghi simbolo di Giarre»

Dopo l'uscita dal dissesto il sindaco Cantarella guarda con fiducia all'inizio del nuovo anno

Mario Previtera

31 Dicembre 2025, 08:00

«Pronti ad inaugurare tre dei luoghi simbolo di Giarre»

Un bilancio in “chiaroscuro”, ma con una decisa virata verso l’ottimismo. È questo il quadro delineato dal sindaco Leo Cantarella nel tracciare le prospettive per il nuovo anno. Per Giarre, il 2026 si preannuncia come l’anno della verità: dopo la faticosa uscita dal dissesto finanziario, la città è chiamata a trasformare i cantieri in servizi e le speranze in stabilità economica.

Al centro della strategia amministrativa c’è il consolidamento dei conti, affidato al nuovo ragioniere generale, il cui compito - rimarca il sindaco Cantarella - «sarà quello di districare le residue criticità e garantire una gestione virtuosa post-default. Grazie all’impulso dei fondi a valere sul Pnrr, Giarre si prepara a inaugurare tre luoghi simbolo entro la prima metà dell’anno».

Entro febbraio sarà restituito alla città il rinnovato asilo intercomunale di via Russo a Macchia che potrà rappresentare una significativa risposta alle istanze di un vasto territorio. Mentre entro la prossima primavera sarà riaperto il rivitalizzato stadio di atletica di viale don Luigi Sturzo (nella foto), l’opera incompiuta di maggiore impatto sul paesaggio si ripresenta al meglio con le tribune finalmente restaurate e il nuovo tartan della pista che richiama centinaia di sportivi. E un parcheggio funzionale all’impianto sportivo, con varchi su via La Torre, così da evitare ingorghi sul viale Sturzo. Prima della prossima estate anche la settecentesca chiesa del Convento di via Lisi, grazie ai fondi del Fec, riaprirà al culto dopo quasi 70 anni di oblio. Tuttavia resta da definire il destino di altre sontuose opere pubbliche giarresi. A cominciare dal teatro comunale: una ferita aperta nel cuore della città che necessita di una visione gestionale e strutturale definitiva; il centro sociale di via Alfieri, il parco Jungo di corso Europa: il polmone verde della zona residenziale che attende interventi di riqualificazione per tornare a essere pienamente fruibile e sicuro. Per Giarre, il 2026 si preannuncia come l’anno della verità: dopo la faticosa uscita dal dissesto finanziario, la città è chiamata a trasformare i cantieri in servizi e le speranze in stabilità economica.