la curiosità
Stromboli, un brindisi tra i fuochi del vulcano
I turisti saranno portati dalle guide sin dove è possibile arrivare per salutare l’arrivo del 2026
L'isola di Stromboli si prepara al consueto Capodanno con brindisi sui crateri, ricordando lo tsunami che il 30 dicembre 2002 - sono passati 23 anni - a causa di un'imponente frana sul versante della Sciara del Fuoco, si abbatté sulle coste dell'isola, devastandole.
Le onde di quel maremoto arrivarono anche nelle vicine isole e sulla costa siciliana e calabrese. All'epoca, i danni furono ingenti ma fortunatamente senza vittime, solo qualche ferito lieve.
Il fenomeno dovuto all'eruzione del vulcano costrinse le autorità a far evacuare l'isola per ben 40 giorni. Da allora, tante cose sono cambiate ma soprattutto si è preso coscienza di un fenomeno che nella storia del vulcano si ripete ciclicamente e si è corsi ai ripari con sistemi innovativi capaci di allertare anticipatamente la popolazione dell'isola e delle coste potenzialmente interessate.
Attraverso il sistema Salt Eolie, unico nel suo genere in Europa, Stromboli è diventata più sicura.
Si tratta di un sistema di allertamento con delle sirene che riproducono una serie di suoni di allerta, alternati ad annunci vocali in diverse lingue. Questo permette di comunicare chiaramente alla popolazione la natura specifica dell'allerta, che sia uno tsunami-maremoto o un evento vulcanico parossistico.
A giugno 2025, Salt Eolie ha completato l'importante fase di integrazione con il sistema nazionale di monitoraggio gestito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile (Dpc). Questa integrazione cruciale permette una catena di allertamento completamente automatica.
Questa sera, intanto, dopo l'arresto dell'attività lavica dei giorni scorsi, come da consuetudine, le guide vulcanologiche accompagneranno i pochi turisti presenti alla massima quota consentita per un brindisi di saluto al 2025 ed un ben venuto al 2026 con i fuochi d'artificio naturali dello Stromboli.