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Comune

Capodanno amaro per i palermitani, aumenta l'addizionale Irpef

Tasse in crescita, nell'ultimo giorno utile arriva la direttiva del sindaco Lagalla: addizionale Irpef fissata all'1,404%

Salvatore Ferro

31 Dicembre 2025, 20:31

Palermo, il consiglio comunale dice «no» al riconoscimento dello Stato di Palestina

All'alba del nuovo anno, i palermitani si troveranno con la vicina prospettiva di tasche più leggere. Come esigeva l'Accordo Stato-Comune che salvò il Comune dal dissesto tre anni fa con una boccata di ossigeno profonda 180 milioni di euro, nelle ultime ore del 2025, a un soffio dal termine tassativo del 31 dicembre, il sindaco Roberto Lagalla invia la direttiva all'area Tributi per la predisposizione della proposta di delibera da sottoporre al consiglio comunale per sancire l'aumento della quota di imposta di un ulteriore 0,374 per cento. La misura va ad aggiungersi ai già decisi aumenti della Tari e all'Imu già ai massimi. La proposta di delibera è già stata inserita in piattaforma e ora attende le firme necessarie, a partire da quella dell'assessore al Bilancio Brigida Alaimo, per essere discussa a sala Martorana alla ripresa dei lavori d'aula. Non più tardi di una settimana fa, come raccontato da La Sicilia, l'amministrazione aveva fatto sapere che di aumenti, a stretto giro, non si sarebbe parlato, perché erano in corso trattative con il governo nazionale per mantenere la quota di imposta al livello del 2025. Più precisamente, l'intento sarebbe stato di armonizzare le previsioni del Piano di riequilibrio con quelle del patto con lo Stato. Ora, Lagalla impartisce agli uffici l'ordine di «predisporre senza indugio gli atti necessari all'incremento dell'addizionale Irpef per l'anno 2026 di un ulteriore 0,374% siccome richiesto dal Ministero, da sottoporre al consiglio comunale. L'aliquota dell'addizionale per l'anno 2026 sarà dunque fissata all'1,404 per cento».

La patata bollente era passata tutta nelle mani dell'amministrazione dopo che il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile aveva scritto un promemoria privo di fronzoli ma pieno di obblighi da rispettare, e non solo in relazione all'Irpef, ma pure alla percentuale sui diritti di imbarco, che dovrebbe passare a 1,30 euro. Il Comune aveva lasciato intendere che non era possibile omettere o procrastinare il provvedimento relativo all'Irpef 2026, da adeguare «negli attuali termini previsti nell'Accordo con lo Stato, ma con riserva di modificarlo entro il 28 febbraio 2026 quando interverrà l'assenso del Ministero dell'Economia». Intanto, in tutta fretta, l'addizionale Irpef è pronta a crescere.

«Ultimo giorno del 2025, con un regalo amaro per i palermitani - il commento del consigliere 5 stelle Antonino Randazzo - il sindaco Lagalla ha inviato una direttiva per aumentare l’addizionale Irpef nel 2026. Un incremento che si aggiunge ai rincari già subiti nel 2025 su Tari e bollette dell’acqua, senza alcun segnale chiaro di miglioramento dei servizi per i cittadini».