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Mafia, l’avvocato di Centineo: «Il mio cliente non ha mai favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro»

Di Redazione |

VENEZIA  – «Il mio cliente non ha mai ospitato, nè in alcun modo favorito, la latitanza di alcun boss di associazioni a delinquere, e le dichiarazioni rese nei suoi confronti dal signor Emanuele Merenda sono già state valutate come prive di alcun riscontro, data anche la recente pronuncia del Tribunale collegiale di Pordenone che lo ha di fatto ritenuto inattendibile». Lo precisa – in una lettera al “Gazzettino” – l’avvocato Guido Galletti, legale di Vincenzo Centineo, il palermitano residente a Salgareda (Treviso) accusato dal pentito Emanuele Merenda di aver ospitato per un breve periodo nella cantina attigua alla sua abitazione il boss Matteo Messina Denaro.

Galletti osserva che, lo stesso procedimento, «ha accertato gravi motivi di rancore serbati da Merenda nei confronti di Centineo, situazioni che hanno certamente determinate le false accuse mosse nei suoi confronti». Centineo è attualmente indagato per favoreggiamento personale nell’ambio dell’inchiesta della Dda di Venezia sulle infiltrazioni dei clan dei Casalesi nel tessuto economico e sociale del litorale veneto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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