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Strage nella fabbrica di fuochi, i lavori erano stati ordinati dalla Prefettura

Di Redazione |

BARCELLONA POZZO DI GOTTO  – «E’ stato il comitato della Prefettura e della Questura a disporre questi lavori di messa in sicurezza nella fabbrica affidati poi ad una ditta esterna. Questo perchè era una delle fabbriche  considerate a rischio vista la tipologia di prodotti trattati». Lo ha detto il procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti, riguardo l’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio che ha provocato 5 morti e due feriti.

«E’ incredibile – prosegue – nel 2020 morire per poter lavorare ed è questa la cosa più triste. E po c’è il paradosso è che i lavori dovevano aumentare le condizioni di sicurezza. L’esplosione è avvenuta in un casotto, la signora Costa, la prima vittima, era in un altra stanza, ma è stata colpita dall’onda d’urto. Il figlio ha tentato di salvare la madre e si è procurato delle ferite molto rilevanti ed è all’ospedale di Palermo in gravi condizioni».

«L’indagine – ha concluso – richiede accertamenti tecnici, verifiche, analisi, non è un’indagine che si fa in brevissimo tempo. La prima ipotesi è che le scintille causate da un flex o da una saldatrice siano andate a finire non sull’esplosivo, ma su un colorante che ha fatto da miccia per l’esplosione. Procediamo per omicidio colposo plurimo e per disastro colposo».

Intanto l’Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali delle vittime. «Lasciamo lavorare gli investigatori – ha detto il sindaco, Roberto Materia -. Posso solo dire che per noi è una tragedia di proporzioni enormi. La fabbrica della famiglia Costa è molta antica e ben nota in città». A loro era demandata, a esempio, l’organizzazione dei fuochi d’artificio sul mare in occasione della festa del quartiere San Rocco. «Erano fatti da loro – conclude il vice sindaco – e per la loro bellezza richiamavano in città anche 20mila persone dai paesi limitrofi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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