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Zafferana Etnea, titolare di una pizzeria arrestato per possesso di droga

Di Mario Previtera |

CATANIA – Il titolare di una pizzeria di Zafferana, un 31 enne del luogo, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della locale Stazione con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. I cc supportati dal nucleo Cinofili di Nicolosi hanno fatto scattare il blitz nella pizzeria e, grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga Indic, sono stati rinvenuti tra i rifiuti nel retrobottega dell pizzeria due involucri in plastica contenenti 30 grammi di marijuana. Al termine degli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. La droga è stata posta sotto sequestro. 

La precisazione

Dal signor Mauro Alessandro Sciuto, titolare della pizzeria “La Perla Bianca”, riceviamo e pubblichiamo:

«Il quantitativo di sostanza rinvenuto in una zona dei miei locali adibito a deposito di rifiuti è di 20 grammi e non di 30 grammi, come riportato erroneamente dalla vostra testata giornalistica. In secondo luogo non mi è stato contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, come facilmente dimostrabile anche con la successiva ordinanza del giudice penale. Pertanto il sottoscritto per tali fatti commessi da altri, è sottoposto ad un procedimento penale, a causa del quale ha subito per 2 giorni, cioè dal momento del sopralluogo dei carabinieri e fino al giorno dell’udienza di convalida davanti al Tribunale penale di Catania, in composizione monocratica, l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il giorno dell’udienza di convalida della suddetta misura cautelare, sabato 30 novembre 2019, innanzi ad un giudice terzo e imparziale, ho fornito all’esito di regolare interrogatorio, durante il quale venivo assistito dal mio difensore di fiducia avvocato Nicola Mazzaglia del foro di Catania, validi elementi a mia discolpa, che hanno indotto correttamente ad un giudizio favorevole non solo il giudice, ma anche il pubblico ministero, a formulare richiesta di revoca della custodia cautelare, non sussistendo a mio carico il presupposto dei gravi indizi di colpevolezza. Dunque, nonostante due giorni di buio nella mia vita e dato l’esito finora positivo della mia vicenda giudiziaria, nutro fiducia nell’operato della magistratura ai fini dell’accertamento della verità»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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