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La risposta di Rfi e Anas a Musumeci: «Mai così tanti investimenti in Sicilia»

Di Redazione |

PALERMO – Non devono essere stato tanto gradite a Rfi e Anas le parole pronunciate ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci in occasione della presentazione del primo treno Pop di Trenitalia per le ferrovie siciliane quando ha accusato le due società di lentezze e ritardi nei lavori pubblici in Sicilia.

“La Sicilia e il Mezzogiorno sono al centro dei programmi di investimento di Rfi» ha voluto ribadire  Rete ferroviaria italiana, sottolineando in una nota l’impegno della società «nell’Isola, che vale oltre 13 miliardi di euro» e precisando anche «in relazione alle notizie diffuse dai media, che non sono i tempi di progettazione delle opere ad essere lunghi quanto piuttosto i tempi degli iter approvativi, previsti per Legge. Ne è un esempio l’iter della tratta Giampilieri – Fiumefreddo, linea Messina – Catania, in attesa da più di otto mesi delle autorizzazioni che consentano al Commissario di chiudere la Conferenza dei Servizi e pubblicare il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Per quanto riguarda, nello specifico, la tratta Palermo – Trapani via Milo, il progetto è stato completato nei tempi previsti e ha ricevuto il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. E’ ora in fase di avvio l’iter autorizzativo che coinvolge anche gli Enti territoriali e locali. Entro fine anno sarà completata, come previsto, anche la progettazione dei lotti restanti della linea Palermo – Catania».

Anche Anas ha diffuso una nota di di risposta alle affermazioni ricordando che in Sicilia la programmazione pluriennale (2016-2020) dell’Ente nazionale per le Strade Anas «non ha mai raggiunto livelli così ingenti, essendo pari a quasi 5,9 miliardi di euro. Questi sono ripartiti tra nuove opere, per quasi 4,8 miliardi, e manutenzione programmata, per 1,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda la manutenzione programmata sono attivi interventi pari a circa 180 milioni e in attivazione pari a 600 milioni di euro».

Anas ha precisato che i lavori di ricostruzione del viadotto Imera dell’autostrada A19 Palermo-Catania, che prevedono un investimento complessivo pari a 11 milioni di euro, «hanno avuto avvio nel maggio 2018 e il completamento dell’opera si stima possa avvenire entro la primavera 2020, nonostante il ritardato avvio della costruzione dell’impalcato metallico, causato da sopravvenute difficoltà finanziarie del fornitore della carpenteria metallica per le travi, che ha presentato istanza di concordato». L’intervento sul viadotto Imera si colloca nel più ampio piano di manutenzione da 850 milioni di euro in corso lungo tutta l’autostrada A19 Palermo-Catania.

In merito all’itinerario Nord-Sud, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dei lotti C, Anas evidenzia che «non è mai stato reso disponibile ad Anas alcun finanziamento e tale situazione perdura all’attualità». Infine, per quanto riguarda gli interventi giudiziari di fine settembre, Anas «ha avviato un processo di riorganizzazione che prevede, tramite rotazione, il completo avvicendamento del personale dell’area tecnica di Catania, prescindendo dal coinvolgimento o meno nelle indagini».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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