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Vento ciclonico in Sicilia: feriti e mareggiate con onde alte fino a 6 metri

Di Redazione |

PALERMO – Un vento ciclonico dalla scorsa notte sferza la Sicilia. I danni maggiori a Palermo dove tre persone sono rimaste ferite a causa della caduta di cornicioni e parti di tettoie che sono letteralmente volate. Per i vigili del fuoco è stata una lunga notte di lavoro: tra ieri e oggi sono stati oltre 150 gli interventi a causa di alberi caduti, cornicioni, coperture, tettoie e lamiere spazzate dal vento. Decine gli interventi nella borgata marinara di Mondello e al Foro Italico. Danni anche a Monreale, soprattutto nella zona di San Martino delle Scale. Nel tardo pomeriggio di ieri tre persone sono state trasportate all’ospedale Civico dopo essere rimaste ferite, fortunatamente in modo non grave, in seguito al crollo del tetto della cucina mentre si trovavano seduti a tavola; è successo in via Simoncini Scaglione, nel quartiere Brancaccio. Sono in corso indagini per stabilire se il crollo sia stato provocato dalle infiltrazioni d’acqua dopo le piogge di queste ore. Sono intervenuti i vigili del fuoco per verificare l’agibilità dell’abitazione. In via Maniace nel rione Zisa, infine, un albero abbattuto dalla furia del vento ha danneggiato quattro auto parcheggiate. 

Nel Messinese invece il pericolo maggiore è rappresentato dalle mareggiate: il vento ha alzato onde fino a 4/6 metri d’altezza facendo restare le Eolie in isolamento. Il mare, che ha raggiunto forza sette, ha allagato le case di San Gaetano. Fermi aliscafi e traghetti a Milazzo dove sono bloccate circa 200 persone tra isolani, villeggianti, turisti, pendolari e i medici che dovevano dare il cambio ai colleghi. Diversi anche i camion carichi di derrate alimentare che dovevano raggiungere le isole per i rifornimenti in vista del Natale, rimasti fermi a Milazzo. Una decina di famiglie ha anche dovuto abbandonare le case. La giunta Giorgianni ha messo a disposizione gli alberghi e chiederà lo stato di calamità naturale. Vittorio Biviano, 93 anni, ha detto: «A mia memoria non mi ricordo una tempesta del genere». Giorgianni ha attivato, questa mattina, il Centro Operativo Comunale, allo scopo di organizzare e svolgere le attività necessarie ad affrontare le criticità dovute all’evento calamitoso, in raccordo con il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, in primo luogo per attivare tutti gli interventi più urgenti per la salvaguardia e la pubblica incolumità degli abitanti e successivamente per ristabilire le condizioni delle infrastrutture. Date le avverse condizioni meteo marine l’amministrazione Comunale ha attivato una collaborazione con Federalberghi che si è resa disponibile ad ospitare all’interno delle strutture associate tutti coloro che non volessero rimanere ad Acquacalda nei prossimi giorni. 

Il maltempo ha sospeso anche la circolazione ferroviaria sulla linea Palermo-Messina. Le forti mareggiate hanno provocato, nella notte, l’erosione di oltre 100 metri di massicciata fra Capo d’Orlando e Brolo e danni agli impianti nella stazione di Brolo. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sono sul posto in attesa che le condizioni meteo consentano l’inizio dei lavori di ripristino dell’infrastruttura. Per garantire la mobilità, l’impresa ferroviaria ha attivato un servizio sostitutivo con bus fra le stazioni di Sant’Agata di Militello, Patti e Brolo per il servizio regionale, e fra Palermo e Messina per i treni a lunga percorrenza.

Disagi anche a Caltanissetta con alberi spezzati e pali pericolanti a causa dei venti di burrasca. Decine di chiamate sono arrivate al comando provinciale dei vigili del fuoco nel fine settimana. Uomini e mezzi sono impegnati su diversi interventi in tutta la provincia. Nel capoluogo, in via Luigi Rizzo, un albero si è abbattuto sulla strada rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco, mentre in via Due Fontane è stato necessario intervenire per mettere in sicurezza un palo della rete telefonica. Alberi su strada anche sulla SS190 a Riesi. Quattro infine gli interventi a Gela sempre per alberi su strada e pali pericolanti. A Mazzarino un palo si è abbattuto di fronte al cimitero. 

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