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Interdittiva antimafia, la Tech non ci sta: «Atto illegittimo, faremo ricorso»

Di Redazione |

CATANIA – Dopo l’interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Siracusa nei confronti dell’azienda Tech Servizi che si era appena aggiudicata l’appalto settennale per la raccolta rifiuti nel Comune aretuseo, l’azienda di Floridia, in attesa dei commissari prefettizi che dovranno a questo punto seguire i contratti dell’azienda interdetta con la pubblica amministrazione, la stessa impresa ha diffuso una nota per affermare l’assoluta limpidezza della sua gestione e annunciare che darà battaglia nelle aule giudiziarie al provvedimento della Prefettura.

«In riferimento alla interdittiva della Prefettura di Siracusa – recita la nota – l’azienda Tech Servizi che opera anche in diversi Comuni del Catanese, chiarisce la propria posizione. La Tech servizi s.r.l. è un’azienda che da anni opera nei settori dei lavori e servizi pubblici oltre che nel mercato privato dei noleggi e delle manutenzioni. Nel corso del tempo Tech ha maturato una grande esperienza e un cospicuo consolidamento finanziario che le hanno consentito di soddisfare decine di clienti pubblici e privati e di acquistare un prestigioso posizionamento».

«Con innumerevoli sforzi – prosegue la nota – l’azienda è stata in grado di effettuare cospicui investimenti e di assicurare un’occupazione lavorativa stabile a decine di dipendenti e tutto ciò in un contesto sociale all’interno del quale, pur non essendo facile operare con una certa continuità, l’impresa ha cercato anche di sostenere numerose attività sociali».

«Nessuna meraviglia, pertanto, che per i volumi trattati – afferma ancora l’azienda – e le dimensioni raggiunte Tech sia stata oggetto di attenzione da parte di organi investigativi con i quali l’azienda ha sempre collaborato nello spirito di volere contribuire al rafforzamento della legalità. Negli ultimi anni l’azienda ha sempre ricevuto una valutazione positiva da parte degli organi prefettizi ed è stata iscritta con continuità fra i fornitori di fiducia della pubblica amministrazione (White List)».

«Anche per tali ragioni la Tech ha appreso con disappunto – sottolinea la nota – dell’iniziativa della Prefettura di Siracusa che ha emanato un’informativa antimafia negativa fondata esclusivamente su fatti e circostanze prive di rilievo e già oggetto di approfondite indagini negli anni precedenti. Ancora una volta uno strumento legislativo che, a prescindere dalla buona fede di chi deve farne applicazione, si regge solo su ingiustificabili sospetti e indimostrabili illazioni colpisce un’impresa siciliana solida, florida, i cui organi sociali possono vantare una fedina penale immacolata».

«L’azienda – conclude il documento – naturalmente non lesinerà energie e determinazione per contrastare davanti ai Tribunali della Repubblica un provvedimento che ritiene ingiusto ancor prima che illegittimo. Allo stesso tempo la Tech non può che manifestare il timore che l’annunciata nomina dei Commissari straordinari per la gestione di tutti gli appalti messi faticosamente in piedi dall’impresa condurrà a vanificare anni di lavoro impiegati per raggiungere elevati livelli di efficienza tecnica e imprenditoriale». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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