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Coronavirus, Musumeci insiste: «Nessun controllo su chi arriva dalle “zone gialle”»

Di Redazione |

Resta sempre alta la tensione sui controlli anti coronavirus negli aeroporti e nei porti siciliani. Ieri la polemica è stata rilanciata dal presidente della Regione Nello Musumeci che è intervenuto a “Quarta Repubblica” su Rete4.

«Ho chiesto e continuo a chiedere ai turisti di rimandare di qualche settimana il loro viaggio in Sicilia: in Sicilia lo Stato non esercita alcuna vigilanza quando arrivano i passeggeri nei porti e negli aeroporti. I controlli negli aeroporti siciliani sono solo per i viaggiatori che arrivano da Roma o dai Paesi extra-Schengen: un cittadino che arriva dalla zona gialla non è controllato…Il mio invito è alla prudenza. Se potete, evitate di arrivare in Sicilia: lo ha detto oggi anche Zingaretti, ma nessuno si scandalizza, lo dico io e diventa un problema. Il fatto è grave e la responsabilità è del Governo nazionale».

Musumeci ha anche insistito sulla questione Sea Watch: «Penso tutto il peggio possibile di un Governo che non ha avvertito la sensibilità di proteggere né i migranti né la comunità siciliana».

«L’approdo della nave – secondo il governatore siciliano – è avvenuto poche ore dopo l’esplosione del primo contagio in Sicilia, in un albergo di Palermo: un momento di sbigottimento, preoccupazione e ansia per un popolo che da anni continua a seguire il calvario dei migranti, che riceve i vivi e i morti dei barconi. Il tutto di fronte all’indifferenza delle comunità europee e al finto buonismo delle autorità italiane».

Musumeci ha insomma ripreso la polemica innescata dal suo assessore alla Salute Ruggero Razza sui controlli effettuati nell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Il presidente della Regione Nello Musumeci che sabato pomeriggio, 28 febbraio, aveva effettuato un blitz nello scalo etneo proprio per verificare questa situazione e che ha risposto alle dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Sicilia dal direttore regionale dell’Usmaf Claudio Pulvirenti: «Comprendiamo – aveva detto – la paura con la quale il direttore regionale dell’Usmaf abbia dovuto smentire quello che ha dichiarato pubblicamente davanti al prefetto di Catania, quello che hanno detto a noi i volontari, in presenza dei funzionari di polizia, e quello che hanno visto, nei giorni scorsi, migliaia di passeggeri in arrivo allo scalo etneo. A questo punto desidero sapere se da Roma è arrivato un nuovo impulso a non controllare i voli che arrivano dalle tre Regioni più esposte».

Secondo le precisazioni dell’Usmaf, ovvero l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera che dipende dal ministero della Salute, c’è l’obbligo di eseguire i controlli soltanto sui passeggeri provenienti da voli internazionali e sui passeggeri in transito da Roma (da scali esteri) con meta finale Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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