L’Italia come la regione cinese dell’Hubei, quella da dove tutto è cominciato. Noi come in guerra, soldati senza divisa chiamati a combattere questa guerra dei nostri tempi, che ci rimanda ai giorni lontani vissuti dai nostri genitori e dai nostri nonni. Da oggi siamo chiamati a confrontarci con termini come “coprifuoco”, a convivere con limitazioni rigide, le più rigide, alle nostre libertà, comodità. Abitudini sacrosante, ma oggi necessariamente, doverosamente, responsabilmente sacrificabili di fronte al bene supremo della salute, della Vita, del futuro di ciascuno di noi. A ben pensarci è poca cosa rispetto a chi andò in trincea a morire: a noi viene chiesto di non andare al cinema o all’apericena.

Educhiamoci, allora, rieduchiamoci a rispettare le regole, partendo da noi stessi, dai nostri figli, generazioni cresciute con i vizi e gli stravizi del benessere, spesso dell’incoscienza. Riscopriamo i valori fondanti di una comunità: l’impegno, il dovere, la coesione. Serviamoci della tecnologia non per friggerci il cervello sui social, ma per accorciare distanze, restare informati. “La Sicilia” sarà con voi, anche stavolta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA