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Coronavirus, ospedale di Caltagirone sarà centro regionale: aumentati fino a 46 i posti in Rianimazione

Di Redazione |

Sono stati aumentati da 12 a 46 i posti letto dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale Gravina di Caltagirone, che è stato indicato dall’Asp di Catania come centro regionale Covid 19.

I 34 letti in più arrivano dalla Medicina generale (24), disattivata temporaneamente, e dalla Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza (10). Intanto sono sinora 65 i calatini che hanno compilato la scheda censimento emessa dall’assessorato alla Salute della Regione siciliana e obbligatoria per chiunque abbia fatto rientro in Sicilia dalle zone in cui è maggiore la diffusione del virus.

«Consapevolezza, sensibilità e attenzione da parte dei cittadini crescono – afferma il sindaco Gino Ioppolo – ma ancora non basta. Bisogna continuare su questa strada, facendo ancora di più e meglio. I nostri stili di vita stanno mutando e devono inevitabilmente cambiare sempre di più in direzione del rispetto delle norme e della prevenzione. Servono prudenza e senso di responsabilità. E’ necessario restare a casa il più possibile. Occorre rimanere a Caltagirone e uscirne soltanto se costretti da motivi inderogabili e urgenti. E bisogna recarsi il meno possibile pure negli uffici pubblici, compresi quelli comunali, che devono essere frequentati, per la tutela di tutti, solo per eccezionali ragioni. Eventuali richieste di chiarimenti in materia di tributi possono essere rinviate a un momento successivo al 30 aprile, perché sino a quella data il Comune terrà nella giusta considerazione le inevitabili difficoltà, anche logistiche, di questi giorni, non attivando nessuna procedura. Noi – ha concluso il sindaco – continueremo a vigilare, a stimolare all’assunzione dei giusti comportamenti e ad informare i cittadini».

Intanto il presidente del Consiglio comunale, Massimo Alparone, d’intesa con i presidenti dei gruppi consiliari, ha disposto la sospensione di tutti i lavori dell’assise e della commissioni sino al 3 aprile, con possibilità di deroghe «solo nei casi di assoluta e straordinaria urgenza». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA