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Positivi al virus due militari di Sigonella: «Qui c’è il rischio di un focolaio»

Di Redazione |

CATANIA – Due casi accertati di Coronavirus nel reparto dell’Aeronautica militare di Sigonella. Sono stati trovati positivi al tampone del Covid-19 due militari dell’11° Reparto Manutenzione Velivoli. Si tratta di ue sottufficiali dell’aviazione militare italiana del 41esimo storno antisom. Uno si trova attualmente ricoverato in ospedale a Siracusa mentre l’altro è un portatore asintomatico.

A denunciarlo il Sindacato aeronautica militare (Siam), sottolineando che “a far temere che presso l’Aeroporto di Sigonella possa esserci un potenziale focolaio di COVID vi è il fatto che esistono altri due casi particolari. Il primo è riferito ad un dipendente civile che il 28 febbraio scorso è andato in pensione per poi scoprire giorni dopo di essere positivo al tampone, il secondo riguarda un altro dipendente civile presente in servizio fino al giorno 11 marzo il cui genitore è risultato contagiato dal virus”. 

Nella base italiana di Sigonella, a scopo precauzionale, sono state elevate le misure di sicurezza sanitaria: il personale in servizio è stato ridotto del 50% e chi può lavora in smart working da casa, ai cancelli viene controllata la temperatura corporea, sospesa la mensa che è stata sostituita con i buoni pasto o con pranzo a sacco. Nessun caso nella base di Sigonella che ospita i marines Statunitensi, come ha confermato il comandante, il capitano Kevin Pickard, durante un incontro a domande aperte con i militari su Facebook. 

A destare la preoccupazione del Siam è il fatto che “all’interno dell’Aeroporto militare di Sigonella, oltre all’11° RMV sono co-ubicati altri reparti militari come il 41° Storno, il Comando Aeroporto, il 61° Gruppo volo di aerei a pilotaggio remoto e l’ Alliance Ground Surveillance della Nato (Ags) con presenza di personale molto elevata e che, nonostante l’emergenza in atto, non hanno subito riduzioni dell’orario di servizio o la sua rimodulazione per evitare maggiori presenze, specialmente nelle aree comuni”. Il Siam considera questa situazione “grave e potenzialmente pericolosa poichè i due militari positivi al COVID sono stati costantemente in contatto con gli uffici e le sale di lavoro ed hanno frequentato l’affollata mensa di Sigonella che verrà irragionevolmente riaperta dopo soli due giorni di chiusura”.

Pertanto il Siam chiede al ministro della Difesa Lorenzo Guerini “di valutare la quarantena per tutto il personale dell’Aeroporto di Sigonella entrato in contatto con i due militari contagiati e ogni altra misura precauzionale di salvaguardia per il personale come visite mediche mirate, smart working, dotazioni di protezione individuale, che ancora mancano, nonchè la chiusura della mensa e una rimodulazione dell’orario di servizio in analogia ad altri reparti dell’Aeronautica che hanno già messo in atto alcune di queste precauzioni”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA