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Favara, folla al funerale di Lorena Quaranta: la Procura ha aperto un’inchiesta

Di Fabio Russello |

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto una inchiesta sui funerali che si sono svolti a Favara di Lorena Quaranta, la ragazza di 27 anni uccisa a Furci Siculo dal suo compagno. Il fascicolo, al momento contro ignoti, è coordinato dal sostituto procuratore Emiliana Busto, dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal procuratore capo Luigi Patronaggio.

A far scattare le indagini, che sono state delegate ai carabinieri, le immagini del rito funebre che, nonostante i tassativi divieti previsti dalle ordine del presidente della Regione e dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri per il contenimento dell’epidemia di coronavirus, hanno mostrate decine e decine di persone in strada e persino all’interno del cimitero con la presenza anche del sindaco Anna Alba.

Lo stesso sindaco nei prossimi giorni potrebbe essere sentita proprio dai carabinieri di Favara per ricostruire le fasi della sua autorizzazione al rito funebre e della sua presenza al cimitero con tanto di fascia tricolore.

«Nessuno può capire cosa sia successo. Ho parlato con alcuni familiari della ragazza che mi confermano che la giovane coppia aveva un rapporto eccellente. Chiederò all’arcivescovo di Agrigento di fare un’eccezione per i funerali, magari consentendo la presenza in chiesa ai soli stretti familiari. Non poterla salutare per l’ultima volta sarebbe un secondo enorme dramma» aveva detto nelle ore successive alla tragedia la sindaca.

Un aspetto che gli investigatori stanno infatti vagliando è (anche) il fatto che diversi componenti della famiglia della ragazza sono stati in passato coinvolti in inchieste antimafia.

Secondo quanto si è appreso, nonostante la sindaca avesse annunciato a suo tempo che avrebbe richiesto l’autorizzazione alla cerimonia, né la Prefettura né le forze dell’ordine hanno dato il nulla osta. Una inchiesta che si inquadra nella tragedia di una ragazza che si sarebbe laureata in medicina il prossimo mese di luglio e la cui vita è stata spezzata dalla follia e dall’amore malato del suo compagno. Nelle scorse settimane del resto una cinquantina di persone erano state denunciate a Porto Empedocle per avere partecipato ad un rito funebre e all’epoca le regole erano anche meno restrittive di adesso. 

Gli amici e i parenti si sono radunati nei pressi dell’abitazione della studentessa. Dai balconi, decine di abitanti hanno steso lenzuola bianche per dare l’ultimo saluto alla ragazza. Una folla che è stata notata anche dalla Procura che ha deciso di aprire un fascicolo per fare luce su quanto accaduto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA