Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

Cronaca

I prof precari minacciano lo sciopero: «Il concorso straordinario al tempo del coronavirus è una follia»

Di Redazione |

Sciopero dei professori precari delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno intenzione di sospendere la didattica a distanza.

Una clamorosa forma di protesta, già partita siapure a macchia di leopardo, che mette a rischio anche lo svolgimento dei prossimi esami di maturità, contro il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che è pronta a bandire un concorso straordinario con quizzone nonostante l’emergenza epidemiologica.

«In questi giorni pieni di angoscia per un virus – si legge in un documento dei precari – che non smette di mietere vittime e per le molte persone a noi care, spesso lontane, abbiamo deciso di far sentire anche la nostra voce e di condividere le nostre riflessioni. Siamo i docenti precari, un esercito di 60mila donne e uomini che ogni giorno entra in aula per svolgere il delicato compito di istruire ed educare i nostri giovani, coordinarli, valutarli, prepararli agli esami di Stato, esattamente come i nostri colleghi di ruolo, che però saluteremo il 30 giugno o il 31 agosto, prima di tornare ad essere dei “disoccupati”. La nostra professionalità, non si capisce perché, non ha lo stesso valore. Il nostro Paese ha creato insegnanti di serie A e di serie B, forse perché divisi siamo maggiormente ricattabili e manipolabili. Vorremmo che non deste per scontato, come non lo hanno fatto i genitori e molti dirigenti illuminati, gli unici a riconoscere i nostri sforzi e la nostra professionalità, che siamo stati in grado di mettere in piedi in tempi record un sistema di didattica a distanza con cui cercare di preservare, almeno in parte, la quotidianità dei nostri ragazzi. E lo abbiamo fatto troppo spesso in totale autonomia, facendo ricorso interamente alle nostre risorse (computer, tablet, connessione internet). In pochissimi giorni ci siamo trasformati da docenti tradizionali a docenti digitali e, vi assicuriamo, non è stato affatto semplice. Nel pomeriggio, poi, diventiamo noi gli studenti: seguiamo webinar – corsi online – per riuscire a preparare le nostre lezioni usando nuovi strumenti, nuove piattaforme, adattiamo i contenuti a questo nuovo modo di fare scuola, pensiamo ai nostri alunni più in difficoltà e creiamo del materiale anche per loro. In questo mese di didattica a distanza – DAD – i ragazzi hanno appreso da noi come utilizzare le loro conoscenze e competenze informatiche al servizio della cultura”.

“E in questa situazione di totale emergenza sociale – prosegue il documento – il ministro Azzolina, torna a parlare di concorso straordinario, dove troveremo il tempo per studiare? Non abbiamo già dato prova del nostro sapere, che non è misurabile da un quiz a risposta multipla? La didattica si basa ora sulle competenze, noi però dovremmo essere valutati con criteri prettamente nozionistici che distano anni luce da ciò che è il nostro lavoro, quello vero, che svolgiamo da anni. Il ministro sa bene che, come per i nostri colleghi degli anni passati, avremmo diritto ai PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) e non ad un concorso sull’intero scibile umano. Il giusto riconoscimento al nostro lavoro è quindi inserire nel decreto “Cura Italia” la stabilizzazione dei docenti precari, trasformando i nostri contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato dal 1° settembre prossimo, così da garantire una continuità lavorativa e dare un effettivo valore al lavoro svolto per il nostro Paese in questa emergenza sociale”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA