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Trovato con trenta tonnellate di marijuana, condannato anche vigile urbano di Canicattì

Di Redazione |

I giudici della prima sezione penale della Corte di appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, hanno condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione un vigile urbano di Canicattì – Carmelo Collana, 55 anni – e due suoi amici palermitani – i fratelli Pietro e Vincenzo Martini di 21 e 24 anni – arrestati dai carabinieri il 17 ottobre del 2018 perché trovati in possesso di 30 tonnellate di marijuana.

Collana, oltre che dell’accusa di coltivazione di droga, era imputato di possesso illegale di arma, ricettazione e furto. Nel corso dell’operazione vennero infatti sequestrate anche una pistola calibro 9 e una cinquantina di cartucce. Il possesso dell’arma era contestato al solo Collana che è stato, comunque, assolto già in primo grado dall’accusa di ricettazione della stessa.

I giudici, chiamati a pronunciarsi sul ricorso del difensore, l’avvocato Salvatore Manganello, hanno ridotto di 2 mesi la condanna decisa in primo grado dal gup Luisa Turco. Pena ridotta pure per i due fratelli, accusati solo di concorso in coltivazione di droga e condannati in primo grado a tre anni. Due anni e sei mesi è la pena inflitta in appello per effetto del concordato (una sorta di patteggiamento) a Pietro Martini che, attraverso il suo difensore, l’avvocato Francesco Lo Nigro, ha rinunciato ad alcuni motivi del ricorso ottenendo una riduzione. Due anni e otto mesi per il fratello Vincenzo (assistito dal legale Angela Nigro). COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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