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Fase 2: in Sicilia assalto a barbieri e parrucchieri (ma con prenotazione)

Di Redazione |

PALERMO – Anche in Sicilia con il secondo step della Fase 2 riaprono (sebbene sia il loro canonico giorno di chiusura)  parrucchieri, barbieri e centri estetici che sono stati presi d’assalto, registrando il «tutto esaurito» e richieste di prenotazioni con attese di almeno una settimana.

«Per chi ha rispettato le regole e le norme sulle chiusure dal 9 marzo questo è il primo giorno di lavoro. Abbiamo lavorato per giorni per rendere il taglio di capelli e i nostri servizi più sicuri possibili», dice Nunzio Reina, presidente dell’area Immagine e Benessere di Confesercenti Sicilia che oggi ha riaperto il suo salone di parrucchiere in via XX Settembre a Palermo.

«In questi mesi ho condotto una guerra contro gli abusivi che hanno continuato a lavorare nonostante il lockdown mentre noi che abbiamo rispettato le norme e abbiamo gli strumenti per lavorare in sicurezza no». Reina cita a questo proposito un episodio emblematico accaduto a Campofranco (Caltanissetta) dove un barbiere abusivo ha infettato i clienti.

«Non aumenteremo i prezzi – assicura il rappresentante di categoria – sarebbe un modo per approfittare di questa situazione e noi non lo faremo. Il kit ci costa da 3 a 4 euro, ma non possiamo badare a spese. I clienti vengono per appuntamento uno alla volta e dopo ogni taglio sanifichiamo tutto. Per noi la salute e la sicurezza vengono prima di ogni cosa. Il nostro è un servizio che è mancato. Da quando è iniziata a circolare la notizia della prossima riapertura i nostri telefoni non hanno smesso di squillare. Non abbiamo bisogno aiuti ma lo Stato deve darci una mano abolendo le tasse del 2020 e mettendoci a regime nel 2021. Quanto perso non lo potremo mai più recuperare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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