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Nuova Iside speronato? Sequestrata la scatola nera della petroliera Vulcanello

Di Redazione |

La Procura di Palermo ha sequestrato la scatola nera della nave Vulcanello, una tanker di 117 metri della società armatrice Mednav, che navigava nelle stesse acque dove nella notte tra il 12 e i 13 maggio scorso è affondato il peschereccio di Terrasini Nuova Iside. Finora due le salme recuperate, quella di Matteo Lo Iacono, il comandante e il nipote Giuseppe. Ancora disperso Vito Lo Iacono, mentre il relitto del peschereccio, inabissatosi in pochissimi minuti, non è stato recuerato trovandosi su un fondale che in quel punto è di oltre mille metri. L’inchiesta è condotta dalla guardia costiera e coiordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico.

Il possibile coinvolgimento della nave tra trasporta carburante è stato ipotizzato da Repubblica dopo che comparando i dati di marine traffic, un sito che consente di tracciare le rotte delle imbarcazioni, ha rivelato che quella notte in quel tratto di mare navigava anche la Vulcanello, utilizzata per il trasporto del carburante, battente bandiera italiana.

Ieri sera la vicenda è stata anche al centro di un servizio delle Iene alle quali la società armatrice ha spiegato anche di avere aperto una indagine interne. Sta di fatto che da un primo esame delle carte pare che la Vulcanello la sera del naufragio del Nuova Iside abbia avuto un improvviso calo della velocità passando passa da 12,3 a 11,9 nodi intorno alle 23.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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