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Caso Saguto, il giudice Fabio Licata condannato anche in appello

Di Redazione |

PALERMO La corte d’appello di Caltanissetta ha confermato la sentenza del gup che aveva condannato a 2 anni e 4 mesi per falso e assolto dall’accusa di abuso d’ufficio e rivelazione di segreto l’ex magistrato della sezione Misure di prevenzione di Palermo, Fabio Licata.

Confermata anche l’assoluzione in primo grado, dalla contestazione di abuso d’ufficio, dell’altro imputato, il consigliere di corte d’appello ed ex membro del Csm Tommaso Virga. Il processo nasce dall’inchiesta su presunti illeciti nella gestione della sezione misure di prevenzione presieduta da Silvana Saguto, finita sotto processo per corruzione e tuttora imputata davanti al tribunale nella tranche principale del procedimento.

Virga era accusato di aver sostenuto al Csm la Saguto, ricambiando così gli incarichi ricevuti dal figlio Walter, giovane avvocato incaricato dalla sezione misure di prevenzione di gestire l’impero milionario sequestrato agli imprenditori Rappa. Nel processo che si è concluso oggi i Rappa erano costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Raffaele Bonsignore. Fabio Licata, invece, secondo l’accusa, avrebbe siglato con la firma della Saguto tre provvedimenti giudiziari: da qui l’accusa di falso materiale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA