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Coronavirus a Catania, Emergency e le seicento famiglie aiutate

Di Fabio Russello |

Duemilatrecentodiciotto persone raggiunte, 50 consegne al giorno e più di 600 nuclei familiari aiutati. Sono questi i numeri del servizio Catania Aiuta che Emergency Catania ha attivato durante la Fase 1 per la consegna di beni alimentari e di prima necessità alle persone più vulnerabili. Il progetto che oggi si avvia verso la fase conclusiva ha coinvolto oltre 130 volontari.

Durante la fase di lockdown i volontari di Emergency e delle altre associazioni coinvolte hanno consegnato beni alimentari e di prima necessità a tutti coloro che si trovavano in condizioni di estrema indigenza, in stato di isolamento domiciliare e che erano impossibilitati a reperire in autonomia generi alimentari e farmaci.

Le famiglie hanno potuto contattare il servizio attraverso numeri fissi dedicat, messi a disposizione dalle associazioni Giardino di Scidà – Siciliani Giovani e ARCI Catania e con messaggi whatsapp e sms gestiti dai responsabili dei centralini e attraverso la chat sul portale «Catania Solidale» della rete #restiamoumani#incontriamoci. Distribuito anche gel igienizzante per le mani prodotto e donato dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Catania alle famiglie indigenti che ne facevano richiesta insieme a mascherine riciclabili e lavabili fornite da Legambiente Catania. Grazie ai Servizi Sociali del Comune è stato possibile donare il gel anche agli oltre 250 abitanti dei campi Rom.

Il progetto Catania Aiuta è stato possibile anche grazie al supporto e all’aiuto della 26 associazioni della Rete Catanese #restiamoumani#incontramoci, tra cui le Chiese Battista e Valdese, la Fondazione «Angelo D’Arrigo», il Dipartimento di Chimica dell’Università di Catania, Legambiente, l’associazione Gruppo Volontari Italia e il Banco Alimentare Sicilia. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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