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Cronaca

Vittoria, sgominata a banda di pusher col reddito di cittadinanza

Di Redazione |

La Guardia di finanza di Ragusa ha dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, emesse nei confronti di altrettante persone residenti a Vittoria (Ragusa).

In totale sono cinque le persone indagate, tre delle quali devono rispondere anche dei reati commessi quali indebiti percettori del reddito di cittadinanza. Contestualmente sono stati sequestrati oltre 8.000 euro, due auto e materiale utilizzato per il taglio della droga.

Le indagini, svolte su delega della Procura, avevano portato a gennaio all’arresto di S.L., 29 anni, e alla denuncia di F.V., anche lui 29enne, trovati in possesso 47 grammi di cocaina e 1.140 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, fermati a bordo di una vettura priva di copertura assicurativa e condotta da F.V., a cui, tra l’altro, era stata sospesa la patente, mentre vendevano della droga a un cliente.

Durante le perquisizioni domiciliari, eseguite anche nell’abitazione di C.D., 20 anni, furono trovati e sequestrati altri 43 grammi di cocaina, altri 550 euro, 48 pasticche di sostanza utilizzata per il taglio della cocaina, un bilancino di precisione e attrezzatura per il confezionamento.

Inoltre, sebbene formalmente disoccupati, è stato accertato come gli indagati, insieme a C.I., 22 anni, compagna di uno di loro, percepissero il reddito di cittadinanza, che è stato loro revocato. Le indagini hanno permesso di fare luce sulla strutturata rete di spaccio realizzata dai cinque indagati e di documentare oltre una cinquantina di episodi di cessione di sostanza stupefacente. Per eludere le indagini la banda utilizzava un linguaggio in codice e così la cocaina diventava di volta in volta nei loro dialoghi la macchina, la ruota e il motore. Il principale indagato, S.L., è stato condotto nel carcere di Gela, mentre per i fiancheggiatori, F.V. e C.D., è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA