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Lamorgese rassicura Lampedusa «Test a tutti i migranti, non siete soli»

Di Redazione |

Tutti i migranti sbarcati a Lampedusa vengono sottoposti a test sierologici e dall’inizio di luglio sono stati eseguiti sull’isola 1.487 esami al termine dei quali solo uno ha dato esito positivo ma il migrante sottoposto poi a tampone è risultato negativo. Il dato è emerso nel corso della visita del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Lampedusa nel corso della quale ha incontrato gli amministratori locali e i rappresentanti delle forze dell’ordine con i quali ha tenuto un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica anche alla luce dei ripetuti sbarchi autonomi che si sono verificati sull’isola in queste settimane.

Lamorgese ha manifestato l’apprezzamento e il ringraziamento per il difficile e gravoso impegno della Prefettura e delle Forze dell’ordine in occasione delle operazioni di salvataggio in mare, trasbordo, controllo e trasferimento dei migranti. La titolare del Viminale – accompagnata dal Capo di gabinetto Matteo Piantedosi, dal Capo della Polizia Franco Gabrielli, dal Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa – ha incontrato anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto Empedocle e il responsabile dell’Ufficio sanitario marittimo di Agrigento.

Nel corso dell’incontro con il sindaco Salvatore Martello, Lamorgese ha ribadito, ringraziandolo, la fondamentale importanza della collaborazione e della solidarietà mostrate dall’amministrazione comunale e dai cittadini delle isole Pelagie e ha ricordato le iniziative già assunte dal governo tra le quali lo smaltimento delle barche utilizzate e poi abbandonate dai migranti (al 16 luglio risultano demolite 45 imbarcazioni; altri 97 relitti, semi affondati o giacenti sul molo Favarolo, sono stati trasportati in un deposito in attesa della demolizione). Dal canto suo, il sindaco ha chiesto il potenziamento del presidio di primo soccorso e la realizzazione di un ospedale.

Nei prossimi giorni il ministro ha in programma altri incontri con i sindaci delle comunità più esposte agli sbarchi e ha annunciato di voler incontrare anche il presidente della Regione Nello Musumeci e l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro. Sono inoltre in corso dei contatti tra il Dipartimento delle Libertà civili e immigrazione e la Regione per arrivare ad un protocollo sulle procedure relative all’esecuzione degli screening sanitari e al rispetto del periodo di sorveglianza precauzionale per i migranti. Un ruolo – quello della Regione Siciliana – essenziale, dice il Viminale, per garantire la sicurezza sanitaria anche dei migranti destinati ad un periodo di quarantena a bordo di navi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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