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Il padre di Gioele: «Ricerche? Un fallimento». Si fa strada l’ipotesi dell’omicidio suicidio

Di Redazione |

CARONIA «Queste ricerche sono state un fallimento». Lo ha detto Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre di Gioele, uscendo dalla Questura di Messina e prima di recarsi nella caserma Calipari. 

Le indagini sulla tragica morte della donna, trovata senza vita l’8 agosto sotto un traliccio dell’alta tensione, tra i boschi di Caronia si sviluppano anche nel centro medico di Barcellona Pozzo di Gotto in cui Viviana Parisi era stata visitata, le I resti umani trovati ieri potrebbero essere del figlio Gioele – la certezza arriverà dall’esame del Dna – ed erano sparsi tra i rovi a una sessantina di metri in linea d’aria dal corpo della madre.

A trovarli, ieri, è stato un ex carabiniere. In un giallo ancora tutto da chiarire la donna, sotto choc per un incidente stradale subito, potrebbe aver lasciato l’auto sulla Messina-Palermo, e aver ucciso Gioele per poi suicidarsi, forse temendo che il bimbo le venisse portato via proprio per le sue condizioni psicologiche. Oppure il bambino potrebbe essersi ferito nell’incidente – alcuni testimoni dicono che era vivo non esclude che possa essersi sentito male dopo: Viviana potrebbe allora aver lasciato il corpo ed essersi buttata dal traliccio per la disperazione. O, ipotesi meno probabili per gli inquirenti: i due potrebbero essere stati uccisi da malintenzionati incontrati nella fuga o da un branco di animali selvatici. Di certo c’è che la polizia sta tentando di capire le reali condizioni psichiche della donna. I pm, inoltre, starebbero per nominare come consulente un perito per avere un quadro preciso della personalità di Viviana. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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