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Viviana e Gioele, prelevato Dna da quattro cani di grossa taglia della zona

Di Redazione |

PALERMO – Circa venti prelievi di sangue su animali e diverse campioni ematici rilevati con il Luminol in casolari, campagne e allevamenti nelle zone di Caronia dove sono stati trovati il corpo di Viviana Parisi, la dj di 43 anni, e i resti di un bambino, che tutti ritengono siano quelli di suo figlio Gioele di 4 anni. E’ il bilancio delle ricerche effettuate ieri sera che si sono concluse in nottata di accertamenti disposti dalla Procura di Patti. Il Dna che sarà estratto dal sangue degli animali sarà confrontato con quello ritrovato sui due corpi.”Vedremo quello che emergerà da queste analisi – afferma l’avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello, marito di Viviana e padre di Giole – dobbiamo dire che tutti gli allevatori sono stati disponibili e che si è riusciti a fare le analisi agli animali. Dovremo aspettare una decina di giorni per conoscere i risultati».

Le tracce ematiche rilevate dal Luminol dovranno essere sottoposte ad accertamenti approfonditi perché, spiega il biologo forense Salvatore Spitaleri del Centro investigazioni scientifiche (Cis), «la positività al Luminol non dà certezze che si tratti di sangue umano», potrebbe «essere di animali». «Senza contare poi – sottolinea – alcune sostanze di natura vegetale che anch’esse forniscono positività al Luminol». Intanto sono proseguite anche oggi le ricerche di vigili del fuoco e protezione civile nelle campagne di Caronia dove il 3 agosto scorso si sono perse le tracce di Viviana, trovata morta cinque giorni dopo, e di Gioele, i cui resti sono stati scoperti il 18 agosto. L’obiettivo è trovare qualche parte mancante del corpo straziato del bambino o elementi utili alle indagini. Che potrebbe arrivare dall’esame disposto dalla Procura di Patti, per martedì prossimo, sul cranio del bambino che sarà eseguito da geologi ed entomologi forensi. Servirà ad accertare la natura dei granelli di terra presenti per poi compararla con quelli presenti nella zona del ritrovamento anche per verificare se il corpo è stato spostato o meno.

Il direttore del Cis, Luca Chianelli, auspica che si «proceda in maniera più organica e sistematica, pianificando le tipologie di analisi con ordine di priorità, completando ogni tipo di accertamenti iniziati e non procedendo ‘a puntatè». «È importante – sostiene – partire in primis dalla medicina legale a cui collegare gli altri accertamenti complementari. L’analisi scientifica si concentra su 5 diversi ambiti: i resti, gli indumenti, contesto ambientale e faunistico, telefono e pc, nonché l’autovettura. In merito a quest’ultima, al fine di scongiurare una perdita dei dati digitali, si dovrà tempestivamente far luce sui momenti precedenti il sinistro: dell’Opel Corsa si dovranno tracciare gli spostamenti mediante una sorta di pedinamento virtuale nei video delle telecamere di sorveglianza. Particolare attenzione – conclude Chianelli – dovrà essere posta all’analisi del telefono e del computer per ricostruire un quadro generale specialmente degli ultimi giorni».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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