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Viviana e Gioele, famiglia contro i soccorritori: «Ci hanno impedito di cercarli»

Di Redazione |

«Voglio cogliere l’opportunità per dire che le ricerche sono state del tutto inefficaci. Il signore che ha trovato mio figlio lo ha trovato solo con un falcetto». Sono le parole di Daniele Mondello marito di Viviana Parisi e padre e Gioele, trovati morti tra le campagne di Caronia in un video durante la trasmissione «Chi l’ha visto».

«Mia moglie non avrebbe mai toccato mio figlio Gioele – ha proseguito -neanche con un dito. Avrei voluto trovarli io, ma mi è stato impedito».

Anche la zia di Gioele, Mariella Mondello, presente in trasmissione, racconta nel dettaglio le falle nelle ricerche e denuncia con forza: «A noi ci è stato impedito di andarli a cercare. Quando sono scomparsi, ci siamo messi in macchina per raggiungere l’autostrada, ma siamo stati bloccati e rimandati a casa. La prima sera era fondamentale, si poteva sentire il pianto del bambino. La notte non c’era nessuno. Sicuramente li avremmo trovati vivi e invece mio fratello è stato trattato come Parolisi».

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Intanto «oggi pomeriggio negli uffici di polizia del commissariato Sant’Agata di Militello si è proceduto alle analisi sui reperti che erano stati oggetto di campionatura ed erano stati trovati nelle campagne di Caronia nel luogo del ritrovamento dei resti del piccolo Gioele. Si trattava in particolare di foglie, piccoli rami e dalle analisi non è emerso nulla che abbia una rilevanza investigativa e nessuna traccia ematica». Lo dice l’avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello, padre di Gioele, 4 anni, e marito di Viviana Parisi scomparsa con il bambino il 3 Agosto scorso, poi trovati morti nelle campagne di Caronia, che ha assistito all’esame dei reperti.

«La procura – aveva deciso comunque di fare un esame con il luminol per capire se dalla analisi ci fossero tracce ematiche riconducibili al bambino, ma non è stato trovato nulla». «Ora – prosegue – ci stiamo recando a Caronia per vedere nel territorio dove sono stati trovati la mamma e il bambino attraverso nuovi esami con il luminol eventuali altre tracce ematiche». «Le impronte trovate sul parabrezza dell’auto di Viviana – dice il legale – che sono di Gioele saranno oggetto di approfondimento nei prossimi giorni da parte dei nostri consulenti e di quelli della Procura, ma è possibile si tratti di vecchie impronte che non hanno alcuna rilevanza con l’incidente». (ANSA).

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