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Palermo, i boss facevano la cresta pura sulla colletta per i funerali

Di Redazione |

PALERMO – Erano arrivati a fare la cresta sui soldi raccolti per aiutare la famiglia di un anziano investito da un autobus e morto i mafiosi della «famiglia» del Borgo Vecchio di Palermo finiti in cella ieri in un blitz dei carabinieri. Dalle microspie messe nell’auto dei due uomini d’onore incaricati di riscuotere il pizzo, Giovanni Zimmardi e Vincenzo Vullo, viene fuori l’intenzione del clan di organizzare una colletta nel rione tra i commercianti per riscuotere il denaro da devolvere ai familiari della vittima.

I due avevano pianificato però di consegnare ai parenti del morto solo 2.000 dei 6.000 euro che si apprestavano a incassare. Gli investigatori non hanno accertato se il resto della somma sarebbe stata messa a disposizione, comunque, della famiglia mafiosa o sarebbe stata spartita tra i due uomini d’onore.

L’operazione di ieri è stata resa possibile anche dalla ribellione delle vittime del racket che spontaneamente hanno denunciato gli estortori Su 20 taglieggiamenti 14 sono stati segnalati dai commercianti. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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