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Mussomeli, compra terreno per demolire ecomostro che rovina il panorama

Di Roberto Mistretta |

Sebastiano Misuraca ha portato avanti con discrezione il suo nobile proposito, nato per amore della propria terra e per inculcare con un esempio forte ai cinque nipotini – Samuele, Davide, Giulia, Sebastiano e Riccardo – quella sensibilità ambientale che troppo spesso manca dalle nostre parti. Detto fatto, quindi, l’imprenditore ha comperato gli oltre 3.000 metri quadri di terra addossata al castello e una volta ottenuta l’autorizzazione necessaria, rivolgendosi alla ditta Corbetto, in un pomeriggio ha buttato giù l’orrendo caseggiato che, addirittura, era pure regolarmente accatastato visto che le varie richieste dei precedenti proprietari a sanarlo non erano mai state né rigettate né impugnate e loro pagavano perfino l’Imu.

Insomma, le varie istituzioni preposte erano state a dir poco “distratte” in anni lontani e s’erano ritrovate quasi con le mani legate in anni meno lontani, tant’è che per ottenere un’eventuale sentenza di demolizione sarebbero occorsi decenni, a dir poco, sempre ammesso che ci fosse stata la reale volontà a intraprendere una siffatta causa civile che si annunciava lunga e rognosa. L’Italia della carta bollata la conosciamo tutti.

A risolvere una buona volta la questione ci ha pensato dunque il 75enne Sebastiano Misuraca che in quella sua lingua di terra, finalmente ripulita dal cemento, piantumerà olivi.

«Erano quarant’anni che quella costruzione mi stava sullo stomaco – ci ha detto ieri Misuraca – ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta una mattina che mi trovavo con i miei nipoti nel piazzale del castello. Sono arrivati dei pullman con a bordo turisti tedeschi e appena scesi hanno guardato con orrore quel caseggiato, e si sono messi le mani nei capelli. M’è scattato dentro come una molla. Ho quindi contattato i proprietari e ci siamo messi d’accordo, col pieno avallo del sindaco Catania e il supporto del mio fraterno amico ingegnere Gigi Mancuso. In mezza giornata, lunedì, l’ho fatta demolire. Senza neppure entrare una volta dentro quella casa. Poi ho voluto sentire cosa pensassero i miei nipoti del loro nonno, se lo ritenevano matto a spendere di tasca propria per buttare giù una casa già costruita e abitabile. Mi hanno detto soltanto: “Nonno, hai fatto bene”. Ed il più grande ha aggiunto: “Farai felici tutti i mussomelesi”. E questa è la più bella ricompensa per me. Si tratta di un atto d’amore che ho voluto fare alla mia Mussomeli grazie ai miei nipotini. E spero che questo mio gesto di sensibilità ambientale possa servire da esempio anche ad altri».

Dal canto suo il sindaco Giuseppe Catania ha rivolto un «pubblico plauso» a Misuraca per il «suo nobile gesto che ha concretamente mostrato – ha aggiunto il primo cittadino – il suo attaccamento alla nostra cittadina, restituendo un profilo esteticamente più bello a questa cartolina paesaggistica e così quello scorcio del castello è apparso in tutta la sua magnificenza».

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