Notizie Locali


SEZIONI
Catania 14°

Cronaca

Arrestato per bancarotta il gestore di tre noti ristoranti catanesi

Di Redazione |

CATANIA – Nuovi guai per Orazio Tosto, gestore di tre noti ristoranti catanesi già al centro in passato delle cronache cittadine per diversi episodi legati agli alimenti serviti nei suoi locali e stavolta arrestato per reati finanziari. Nell’ambito di articolate attività d’indagine delegate dalla Procura della Repubblica etnea, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione all’ordinanza di misure cautelari – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania – nei confronti appunto di Tosto, sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di bancarotta fraudolenta.

I militari della Guardia di finanza di Catania hanno anche effettuato il sequestro preventivo, sempre disposto dal GIP, delle quote sociali della “Etna Doc srl”, con sede a Catania, e del relativo patrimonio aziendale, costituto da tre ristoranti situati nel centro del capoluogo, per un valore complessivo stimato di circa 500 mila euro.

Le investigazioni – coordinate dal gruppo di magistrati di questa Procura specializzati nel contrasto ai reati fallimentari e condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania (in particolare, dai militari dalla Sezione di Polizia Giudiziaria) – hanno ricostruito le condotte criminose poste in essere dal management della “Wine Market S.r.l.”, società con sede a Catania e attiva nel settore della ristorazione, mediante la gestione di tre noti ristoranti: “Il Cantiniere”, “Il Nerello” e “Panecaldo”, tutti nel centro città.

In particolare, le indagini della Guardia di finanza hanno consentito di accertare come Orazio Tosto , in veste di amministratore, ha nel tempo “svuotato” l’intero complesso aziendale (comprensivo della gestione dei tre ristoranti), della citata “Wine Market” S.r.l.”, dichiarata fallita a gennaio del 2019, a favore di un’altra società, “Etna Doc S.r.l.”, avente la medesima sede legale e luogo di esercizio della società fallita, e formalmente amministrata da prestanome dello stesso Orazio Tosto. Quest’ultimo avrebbe determinato e aggravato il dissesto della “Wine Market”, continuando a operare nonostante lo stato di crisi e perciò maturando debiti nei confronti dell’Erario e degli altri creditori per oltre 600 mila euro.

Tosto avrebbe anche sottratto parte delle scritture contabili della “Wine Market”, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio, e tenendo la contabilità in modo non conforme alla legge, rendendola conseguentemente inattendibile. Lo “spregiudicato” imprenditore avrebbe anche tentato di sottrare parte dei beni della “Wine Market” alla procedura fallimentare, avendo organizzato e pubblicizzato una svendita di vini e liquori scontati fino al 50%.

A seguito della ricostruzione operata dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, su richiesta di questa Procura della Repubblica, il Gip di Catania ha appunto disposto gli arresti domiciliari per Tosto e il il sequestro preventivo delle quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale della “Etna Doc S.r.l.”, costituito dai tre ristoranti.

Circa un anno fa i ristoranti di Tosto finirono al ccentro di una operazione della polizia che ipotizzò i reati di «vendita e della somministrazione di alimenti scaduti, adulterati, in pessimo stato di conservazione, con etichettatura manipolata e contraffatta, privi di tracciabilità, con gravissimo pregiudizio per la salute pubblica». 

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati